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‘La Versione di Anita’: l’eroina dei due mondi in un documentario

‘La Versione di Anita’: l’eroina dei due mondi in un documentario

La vita di Anita Garibaldi uscirà al cinema il 1° giugno, in un docu-film distribuito da Exit Media: una coproduzione italo-brasiliana che riscopre la figura di Anita a 200 anni dalla sua nascita

Giovedi, 27/04/2023 - Di Anita Garibaldi si studiava poco sui libri di storia, se non come compagna di Giuseppe Garibaldi, ma sempre in ombra rispetto alla figura del marito. Nell'immaginario di molti è sempre stata solo la moglie fedele dell'‘eroe dei due mondi’ ma alla luce delle più recenti ricerche, scopriamo una donna autonoma, indipendente, capace di scelte difficili e spesso scomode. Nata in Brasile nel 1821 e morta in Italia a soli 28 anni, quattro volte madre, Anita Garibaldi ha vissuto una vita avventurosa e ha combattuto battaglie cruciali per la libertà dei popoli brasiliano e italiano.

Per riscoprire questa figura complessa e, a suo modo, emancipata, è in uscita al cinema l’edizione integrale del documentario ‘La Versione di Anita’, diretto da Luca Criscenti, distribuito da Exit Media e prodotto da Land Comunicazioni e Zapata Filmes, con il contributo di Emilia-Romagna Film Commmission, Rai Documentari e Ibermedia. Il docu-film è una coproduzione italo-brasiliana che intende riscoprire la figura di Anita Garibaldi a 200 anni dalla sua nascita.

Figlia di un mandriano, Bento Ribeiro da Silva e di Maria Antonia de Jesus Antunes, genitori di sei figli, da bambina fu battezzata col nome Ana e chiamata in famiglia Aninha, diminutivo di Ana in portoghese: sarà Garibaldi ad attribuirle il diminutivo spagnolo Anita, con il quale è nota. La ragazza si mostrò emancipata fin da giovane: amante della natura, imparò presto a cavalcare e fu iniziata dallo zio Antonio ai discorsi politici e agli ideali di giustizia sociale, in un Brasile governato duramente dall’impero. Costretta a sposare un uomo molto più grande di lei ad appena 14 anni, Anita incontrò Giuseppe Garibaldi durante la sommossa popolare chiamata ‘farroupilha’, la rivolta degli straccioni, evento che segnò profondamente la ragazza che guardava con ammirazione ai ribelli. Anita fuggì con Giuseppe e i due, fra alterne vicende, non si lasciarono più, fino alla morte prematura di lei.



Nel docu-film ‘La versione di Anita’ documentario e finzione si rincorrono per dare spazio ai paesaggi, ai “luoghi" di Anita, ai documenti, alle citazioni di testi letterari, alle pitture, alle fotografie, ai monumenti, ai cimeli, perfino al repertorio cinematografico (Anita Garibaldi, Mario Caserini, 1910; Camicie rosse, Goffredo Alessandrini, 1952 con Anna Magnani). Si intrecciano e si rincorrono linee narrative diverse, per far emergere la figura di una donna veramente unica, un raro esempio di libertà, in grado di parlare anche alle nuove generazioni, di valori sempre vivi e di un mondo senza confini.

Interpretato da Flaminia Cuzzoli (Anita Garibaldi), Lorenzo Lavia (Giuseppe Garibaldi) e dal giornalista Marino Sinibaldi, e scritto dallo stesso regista, Luca Criscenti, con Silvia Cavicchioli e Daniela Ceselli, il documentario ci porta, con una chiave inedita e un linguaggio di straordinaria modernità, a rileggere una vicenda storica che ancora oggi deve essere rivelata. Si percorrono le tappe della vita di Anita da una prospettiva nuova, con la sua voce, con i suoi occhi.

Il film è stato girato tra Italia, Brasile e Uruguay, nei luoghi reali dove visse la protagonista ed è stato presentato in première mondiale all’ultima edizione del Festival Internazionale di Cine di Punta del Este (Uruguay).

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