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Alessandra Beltrame. La preziosità del porsi domande

Alessandra Beltrame. La preziosità del porsi domande

Visitabile a Venezia fino al 30 settembre 'In Fabula', la mostra personale di Alessandra Beltrame alla Fondazione Bevilacqua La Masa

Venerdi, 25/09/2020 - A Venezia è aperta sino al 30 settembre In Fabula, la mostra personale di Alessandra Beltrame alla Fondazione Bevilacqua La Masa.
Sono esposti oggetti che rimandano al vissuto personale dell’artista e altri che Alessandra Beltrame ha incontrato casualmente. Ogni oggetto è stato ricoperto da una pelle dorata che, cucita letteralmente addosso alle forme, restituisce un senso di preziosità quasi fiabesca.
Così la slitta il cigno a dondolo, la carrozzina, l’altalena portano chi visita ad uno scarto temporale, a un mondo che si riconosce come proprio ma che si sa essere parte di dimensioni e saperi altri.
Alessandra Beltrame è nata in Svizzera, dove vive a San Gallo, da una famiglia italiana. E’ la stessa artista che si premura di esplicitare quanto, nelle sue opere, contino la tradizione carnica del ricamo e quella del pizzo di SanGallo. Riferimenti ad un lavoro quotidiano femminile che tutte, tutti, riconosciamo come prezioso ma che non viene considerato arte ma artigianato.
Le opere esposte raccontano di una genealogia femminile che, attraverso la pelle d’oro, acquista un riconoscimento di valore dovuto.
Alessandra Beltrame aggiunge a ciò il suo dire, riconosce nella sua azione la volontà di “spaesare”, di chiedere cioè se
“Quello che vediamo è veramente quello che crediamo di conoscere? Le singole voci che non udiamo ma che sono rapprese all’interno della pelle dorata, raccnterebbero le stesse storie che abbiamo ascoltato nella nostra infanzia? Come nelle fiabe, in cui la linea di confine tra reale e fantastico è sottile e sinuosa, ciò che la pelle contiene corrisponde poi realmente a quanto l’artista descrive oppure è solo finzione?”
Una frase attribuita a Picasso mi sembra renda l’idea di ciò che mi è frullato nella mente guardando le opere di questa artista “I computer sono stupidi, sanno solo dare le risposte”. Ecco, le opere d’oro sono ancor più preziose perché pongono domande.

Venezia. Fondazione Bevilacqua La Masa, Palazzetto Tito. Dorsoduro 2826. Ingresso libero sino al 30 settembre. Orari: da lunedì a venerdì dalle 10 alle 17.

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