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Diane de Selliers. E così il desiderio mi spinge

Diane de Selliers. E così il desiderio mi spinge

"... rivelare la bellezza, far dialogare arte e letteratura, creare connessioni, infondere senso..." è la missione di questa illuminata editrice che pubblica un solo testo all’anno

Domenica, 27/07/2025 -

L’11 febbraio scorso, Laurence des Cars, Presidente e CEO del Louvre, ha conferito a Diane de Selliers l'onorificenza di Commendatore dell'Ordine delle Arti e delle Lettere. “Questo riconoscimento onora l'immenso lavoro di tutti coloro che sono coinvolti: autori, artisti e collaboratori, nonché il nostro piccolo, appassionato e incredibilmente affiatato team" ha sottolineato Diane de Selliers, fondatrice dell’omonima casa editrice, nella magnifica corte del Puget immersa nella luce, nel ricevere l’onorificenza.

C’è da dire che donne editrici, se pur stanno aumentando di numero, tuttora sono in numero minore rispetto agli uomini nella complessiva storia dell’imprenditoria culturale, anche se in maggioranza sono donne le lettrici e donne sono state e lo sono tuttora in maggioranza le bibliotecarie e le impiegate nelle diverse mansioni in case editrici; tuttavia, sono ancora poche le donne ad essere ai vertici apicali delle stesse. In questa ristretta cerchia in Italia e all’estero, dunque, si situa l’editrice Diane de Selliers, che opera a Parigi, i cui libri sono diffusi in vari paesi del mondo.

Ho incontrato Diane de Selliers in ascensore, mentre attendevamo di giungere al piano selezionato, i nostri sguardi si sono incrociati nello specchio che, come è noto, è la quarta parete di ogni ascensore. Lo è, intenzionalmente, per dilatare lo spazio, per sedare l’ansia di stare in uno abitacolo che comunque è sempre piccolo. D’altronde anche il mondo, se non ci fosse l’arte che lo amplifica, lo riflette, lo ingrandisce, lo sarebbe.

Ci trovavamo, entrambe, in una città dove eravamo in visita. Entrambe in viaggio e amanti di luoghi nuovi, mosse dal desiderio di esplorare. Ella ha viaggiato in molti paesi e continua a farlo, la ricerca di opere d’arte l’ha condotta e tuttora la conduce ai quattro angoli del mondo.

Diane de Selliers è editrice di libri di arte, ha creato una casa editrice e una collezione che ha la particolarità di mettere in relazione grandi testi della letteratura con degli artisti, in particolare con dei pittori. Questa collezione ha festeggiato nel 2022 i suoi trent’anni.

I suoi libri hanno proposto e tuttora propongono testi classici di varie letterature mondiali affiancati da opere di celebri pittori del passato ma anche del presente, o addirittura da disegni di vetrate di un’antica chiesa medioevale, in sinergie inusitate, in un connubio dai riverberi di nuovo senso e bellezza. Ha pubblicato ad esempio I Trionfi di Petrarca illustrato dalle 100 vetrate dell’Alba del X secolo. Libri di una cura e indiscutibile bellezza.

Il primo libro pubblicato nelle Edizioni Diane de Selliers, nell’ottobre 1992, fu le Fables de La Fontaine illustrate da Jean-Baptiste Oudry cinquantasei anni dopo la morte avvenuta nel 1695 de Jean de La Fontaine, un’impresa che Diane perseguì per anni e con totale determinazione, investendo molto in questa opera infine pubblicata in due volumi racchiusi in un cartonato che li conteneva.

Lungo questi trentatré anni ne sono seguiti molti altri, La Divina Commedia arricchita dai disegni di Botticelli conservati al Gabinetto dei Disegni e delle Stampe di Berlino, cui Diane pervenne per avere visto anni prima a Napoli una Divina Commedia con alcune riproduzioni di incisioni di Botticelli che accompagnavano alcune scene dell’Inferno. 

Tutte le opere richiedono una ricerca approfondita nel cuore della storia dell'arte, nei musei, negli studi di esperti e nelle collezioni private di tutto il mondo per trovare le illustrazioni iconografiche che accompagnano i tanti testi da lei pubblicati tra cui anche le Metamorfosi di Ovidio o l’Eneide di Virgilio.

Più di 500 opere d'arte a colori illuminano l’edizione del Decameron: le illustrazioni che ornavano le prime edizioni dell'opera, i disegni a penna e ad acquerello dello stesso Boccaccio, le magnifiche miniature tratte dal manoscritto del Maestro della Città delle Dame, conservato in Vaticano, e dal manoscritto Ceffini, conservato nella Biblioteca Nazionale di Francia, le sontuose scene realizzate su cassoni nuziali e letti da parto.

In alcuni titoli, le Éditions Diane de Selliers uniscono la visione e il talento di artisti contemporanei ai testi che li hanno influenzati. Così, nel 2006, la lettura del capolavoro di Lewis Carrol ha ispirato Pat Andrea a creare 49 dipinti che servono come illustrazioni per una nuova edizione di Alice nel paese delle meraviglie e Attraverso lo specchio. Analogamente, nel 1998, Gérard Garouste ha offerto, attraverso 150 gouache e 126 lettere decorate, la sua lettura del Don Chisciotte di Cervantes e Mimmo Paladino ha creato 200 opere per illustrare l’Iliade e l'Odissea di Omero. 

Ha poi creato la collana dedicata all'Oriente con la pubblicazione di Il Genji di Murasaki Shikibu, illustrato con la pittura tradizionale giapponese dal XII al XVII secolo e uno dei due più grandi testi della mitologia indiana: il Ramayana di Valmiki illustrato da miniature indiane dal XVI al XIX secolo con 660 miniature provenienti da tutto il mondo, la maggior parte delle quali sconosciute al grande pubblico. E tanti altri mirabili libri siffatti.

Inoltre a ottobre, L'Epopea di Gilgamesh illustrata dall'arte mesopotamica orchestra l'incontro tra l'opera letteraria più antica dell'umanità, crocevia di culture, e opere mesopotamiche fotografate in bianco e nero dall'artista Jean-Christophe Ballot. In una traduzione dall'arabo di Abed Azrié, traduttore e musicista nato ad Aleppo nel 1946.

“Il mio lavoro è sempre stato guidato da questo desiderio: rivelare la bellezza, far dialogare arte e letteratura, creare connessioni, infondere senso. Essere un traghettatore, come tutti i traghettatori che hanno segnato la storia fin dalla notte dei tempi e che accompagnano gli esseri umani nella loro ricerca di conoscenza, vita e trascendenza. Consapevoli che le nostre radici provengono dal patrimonio comune delle opere che ci precedono e che continueranno a ispirare chi ci seguirà.” ha detto Diane in una delle tante interviste che le sono state fatte. Tra le altre particolarità, questa illuminata e feconda editrice pubblica un solo testo all’anno. E, non a caso, la sua autobiografia Et ainsi le désir me mène contiene la parola desiderio che la conduce e l’ha condotta davvero ai quattro angoli del mondo.


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