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Edith Bruck in difesa della pace: a Teramo dialoga con le scuole superiori

Edith Bruck in difesa della pace: a Teramo dialoga con le scuole superiori

Sabato 23 aprile incontro on line con studenti e studentesse a partire dal libro di poesie 'Tempi'

Mercoledi, 20/04/2022 -

Il Centro di cultura delle donne “Hannah Arendt”, in collaborazione con l’Università degli Studi di Teramo, con il patrocinio della Casa Internazionale delle donne, dell’A.F.F.I. e dell’Associazione culturale e per l’informazione Il Paese delle donne, media-partner www.noidonne.org, organizza un incontro on line delle studentesse e degli studenti delle Scuole superiori della città con Edith Bruck, autorevole Testimone della Shoah nel mondo. L’incontro, in continuità con le riflessioni “Fuori la guerra dalla Storia”, avviate dall’associazione lo scorso 10 marzo, ha l’obiettivo di contribuire a costruire una propria autonoma coscienza critica delle giovani generazioni sull’insensatezza della guerra, delle guerre in corso nel mondo e sul terribile conflitto armato che sta seminando morte e distruzione in Ucraina.
In attesa della possibilità di tornare ad incontrare in presenza Edith Bruck, che da vent’anni consegna alle ragazze e ai ragazzi del nostro territorio la propria testimonianza, per non dimenticare e perché mai più si ripetano gli orrori del genocidio nazista durante la Seconda guerra mondiale, il prossimo sabato 23 aprile, alle ore 11.15, la scrittrice dialogherà on line con le studentesse e gli studenti. 
L’incontro dal titolo: "In difesa della Pace" sarà basato sull'ultima raccolta poetica della scrittrice
Tempi, La Nave di Teseo 2021.

Interverranno Luciano D’Amico Rettore Emerito dell’Università degli Studi di Teramo; Maura Cossutta, Presidente della Casa Internazionale delle donne; Tiziana Bartolini Direttora  www.noidonne.org.

Edith Bruck, alla quale il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Tra essi ricordiamo la massima onorificenza di Ateneo “Guido II degli Aprutini”, conferitole dall’Università degli Studi di Teramo nel 2018. Nello stesso anno è stata insignita della laurea honoris causa in informazione e giornalismo dall’Università di Roma Tre e nel 2019 le è stata assegnata la laurea ad honorem in Filologia moderna dall’Università delle Marche. Il 20 febbraio 2021, Papa Francesco ha fatto visita a Edith Bruck, nella sua casa romana e, nel salutarla, le ha detto:“Sono venuto qui da lei per ringraziarla della sua testimonianza e rendere omaggio al popolo martire della pazzia del populismo nazista“.

La scrittrice-poeta-testimone ha vinto il Premio Viareggio-Repaci e l’ottava edizione del Premio Strega Giovani 2021 con il libro autobiografico Il pane perduto.  Il premio è stato assegnato da una giuria di centinaia di studentesse e studenti di età compresa tra i 16 e i 18 anni provenienti da oltre 60 scuole secondarie superiori distribuite in Italia e all’estero. Edith Bruck, che da 60 anni consegna la propria testimonianza nelle scuole agli studenti e alle studentesse, ha detto: “I ragazzi sono la mia forza, ascoltano, capiscono, mi ripagano sempre. Andrò avanti finché ho respiro”. E alle giovani generazioni la scrittrice dedica la raccolta poetica Tempi, La Nave di Teseo 2021, nella quale, la prefatrice Michela Meschini scrive: “Sono diversi i tempi chiamati a raccolta da Edith Bruck in questo libro, che si lascia leggere d’un fiato e che, con altrettanta immediatezza, si imprime indelebile nella memoria dei suoi lettori. C’è il tempo dell’infanzia e il tempo della vecchiaia, che si richiamano a vicenda; il tempo dei riti familiari e il tempo della solitudine; il tempo della memoria e il tempo del dialogo, specie con i morti; il tempo delle domande – a Dio, alla storia, a se stessa – e il tempo sospeso della scrittura, solcato da dubbi e incertezze, eppure capace di legare insieme, come un filo invisibile, le tessere di un’unica, ininterrotta meditazione sull’esistenza e sul destino che abbraccia l’intera vita letteraria dell’autrice (…) ”. In Tempi, la scrittrice, nei versi asciutti e taglienti, condensa memoria ed esperienza, testimonia la Shoah e ascolta il presente minacciato dalla terribilità dell’indifferenza e dell’odio, nei confronti dei quali offre l’antidoto dimenticato delle cose semplici e profonde: la preziosità della vita, il pane, la pace possibile, l’accoglienza, la condivisione che radicano l’umano nell’intelligenza del pensiero. Un messaggio per i potenti della terra, per genitori e insegnanti, per le attuali e per le future giovani generazioni di ragazzi e ragazze.

 

Pace

Le parole più pronunciate invano

Come quelle di Dio, amore,

fratellanza, uguaglianza,

parole vuote, consumate,

strausate senza pudore

nel nome della pace,

nel nome di Dio

si guerriglia

con la cintura esplosiva.

Nell’inciviltà con pietre e bastoni.

Nella civiltà tecnologica

basta premere un bottone

dall’alto di un aereo,

altro che corpo a corpo,

vedendo il morto in faccia!

“L’occhio non vede

il cuore non duole” (si dice),

basta un dito per scatenare

la pioggia della morte!

 (poesia pubblicata nella raccolta Tempi)

 

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Edith Bruck, ultima di sei figli, è nata in una poverissima  famiglia ebrea in un piccolo villaggio ungherese ai confini della Slovacchia. Nella primavera del 1994, a tredici anni, è stata deportata ad Auschwitz insieme alla madre, al padre, a un fratellino e a una sorella. Ha vissuto l’internamento nei campi di Kaufering, Landsberg, Dachau, Christianstadt e Bergen Belsen, dove è stata liberata insieme alla sorella nell'aprile del 1945. La madre, il padre e il fratellino non hanno fatto ritorno.

Dopo la liberazione, cerca un suo posto nel mondo spostandosi dall’Ungheria alla Cecoslovacchia fino a raggiungere il neonato Stato di Israele nel 1948. Nel 1954, spinta dall'impossibilità di accettare quella realtà segnata da conflitti e tensioni, giunge in Italia e si stabilisce a Roma. Nella capitale viene accolta da un gruppo di intellettuali, tra i quali il poeta e regista Nelo Risi, con il quale inizia un sodalizio sentimentale e artistico che durerà fino alla morte di lui nel settembre 2015.

Edith Bruck, scrittrice, poeta, regista e traduttrice, ha svolto un’intensa attività giornalistica e televisiva. Nella sua sessantennale attività ha pubblicato più di 30 libri (tra memoir, raccolte poetiche, romanzi) e ha diretto tre film.





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