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FULVIO LUCISANO   Sotto il segno del cinema, un libro di Laura Delli Colli

FULVIO LUCISANO Sotto il segno del cinema, un libro di Laura Delli Colli

FULVIO LUCISANO Sotto il segno del cinema, un libro di Laura Delli Colli - Recensione di Maria Cristina Nascosi Sandri

Giovedi, 22/11/2018 - E' uscito di recente, FULVIO LUCISANO Sotto il segno del cinema, un bel libro redatto da Laura Delli Colli, giornalista, critico, scrittrice, con la passione per il cinema da cui trae i natali - è figlia di Franco e nipote di Tonino, entrambi grandi direttori della fotografia, ora si direbbe Maestri della Luce.
Presidente del SNGCI, il Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani dal 2002 e da quest'anno Presidente del Festival Internazionale del Film di Roma, la Delli Colli ha al suo attivo parecchi testi di cinema, in cui ha saputo coniugare storia, interessi i più vari e sense of humour di quella che è ben definibile la Settima Arte.
Ed anche questo ultimo suo 'nato', una bellissima biografia su Fulvio Lucisano, pubblicata per i tipi delle edizioni Sabinae di Roma, non viene meno ai suoi 'canoni'.
Classe 1928, Fulvio Lucisano è forse l’ultimo dei grandi produttori italiani di ieri ma non solo: ha percepito molto presto che cultura, spettacolo, cinema - compresi poi i cosiddetti Beta movies - possono fare imprenditoria, produrre lavoro.
Così si è trasformato in industriale, distributore ed esercente, prima di gran successo e fortuna - negli anni Sessanta - poi di quelli che alla fuga degli spettatori dalle sale, negli anni Ottanta e Novanta, ha risposto creando un piccolo grande impero, producendo e distribuendo oltre a film per lo schermo e la televisione, fictions di successo.
Narrata nel testo della Delli Colli la variegata storia di oltre sessant’anni di cinema, dedicati ad un pubblico altrettanto diversificato ed esigente.
Sessant'anni di cinema che hanno 'visto' Buster Keaton e Franco e Ciccio, 'Terrore nello spazio' e 'Ricomincio da tre', Zeffirelli e Comencini, il debutto di Francesca Archibugi ed il Cinema delle Registe, Liliana Cavani e Lina Wertmuller, e l'omaggio ad autori del calibro di Quentin Tarantino e Nicholas Winding.
A lui si deve la diffusione dei generi 'horror' e - orribile ma chiara definizione - i poliziotteschi', non certo i 'polar' francesi, e poi le commedie brillanti un po' crasse, ma anche, fortunatamente, molto cinema d'autore e di attori, grandi, uno solo per tutti, Alberto Sordi.
A fine settembre scorso Fulvio Lucisano ha dunque festeggiato i 60 anni della Italian International Film, la casa di produzione fondata nel 1958 e della quale è ancora presidente ed i suoi primi 90 anni.
Presenti alla festa megagalattica tanti protagonisti del cinema italiano, registi, attrici, attori, produttori e le figlie, Federica e Paola, ora alla guida della IIf:
“ La nostra è un’impresa familiare, il passaggio di potere è stato graduale ma felice – ha detto Paola Lucisano - ed ha proseguito, secondo l'umorismo paterno: - Mio padre è un maschio alfa ma anche le figlie si vede che sono due femmine alfa!”.

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