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Il 27 novembre 2023, alle ore 18, a Minori, nella Basilica di Santa Trofimena, sarà conferito il Min

Il 27 novembre 2023, alle ore 18, a Minori, nella Basilica di Santa Trofimena, sarà conferito il Min

È un fatto davvero importante che Papa Francesco abbia deciso di aprire i ministeri laicali, ossia il letterato e l’accolitato, alle donne. Due uffici che riguardano, rispettivamente, l’annuncio della parola di Dio e il servizio all’altare. Questa

Domenica, 19/11/2023 - Nel giorno della memoria del Secondo Ritrovamento delle reliquie di Santa Trofimena, il 27 novembre (ore 18), a Minori, nella Basilica che porta il suo nome, sarà conferito il Ministero del Lettorato alla prof.ssa Beatrice Arpino.
La prof.ssa è conosciutissima in Costiera Amalfitana, difatti è da circa quarant’anni la prof. di religione del "Marini-Gioia" ed anche volontaria della Croce Rossa Italiana e capo scout del Gruppo AGESCI Minori 1°.
Il Ministero del Lettorato è stato aperto alle donne da Papa Francesco, con il motu proprio "Spiritus Domini" pubblicato il 10 gennaio 2021, che modifica il can. 230 § 1 del Codice di Diritto Canonico. Questo ha dato la possibilità alle donne di esercitare il ministero del lettorato e dell'accolitato in modo stabile.
Grazie a questo ministero Beatrice potrà proclamare la parola di Dio nelle assemblee liturgiche.
È un fatto davvero importante che Papa Francesco abbia deciso di aprire i ministeri laicali, ossia il letterato e l’accolitato, alle donne. Due uffici che riguardano, rispettivamente, l’annuncio della parola di Dio e il servizio all’altare. Questa scelta, definita storica da molti commentatori, comporta nuova stabilità e riconoscimento pubblico per il ruolo ricoperto dalle donne all’interno della Chiesa cattolica, attraverso il mandato istituzionale da parte del Vescovo.
Difatti, benché le donne, come già la prof.ssa Beatrice Arpino, svolgano di prassi molte mansioni durante le celebrazioni, fino a questo momento non fosse mai stato permesso loro di essere ammesse ufficialmente ai ministeri liturgici. Afferma in merito Bergoglio: “offrire ai laici di entrambi i sessi” questa possibilità “incrementerà il riconoscimento, anche attraverso un atto liturgico (istituzione), del contributo prezioso che da tempo moltissimi laici, anche donne, offrono alla vita e alla missione della Chiesa”.
In passato, Papa Paolo VI, nel 1972, aveva deciso di mantenere riservato solo agli uomini l’accesso ai ministeri laicali perché li considerava propedeutici all’assunzione dell'ordine sacro. Al contrario, Bergoglio ha voluto formalizzare la presenza delle donne all’altare, in conformità a quanto emerso negli ultimi sinodi vescovili.
Non dimentichiamo che Papa Francesco ha modificato il regolamento dell’assemblea generale ordinaria del sinodo dei vescovi, un'istituzione permanente del Collegio episcopale della Chiesa cattolica che fu istituita da papa Paolo VI il 15 settembre 1965, introducendo il diritto al voto per le donne, le “madri sinodali”. Per la prima volta, difatti, nella storia del sinodo, da ottobre 2023, sono state introdotte le quote rosa: la metà dei dieci superiori religiosi e dei 70 “membri non vescovi”, anche questa una novità in sé, sono donne. La modifica è stata approvata da Papa Francesco il 17 aprile del ‘23 e rompe gli schemi della tradizione dando voce e voto alle donne, storicamente relegate in secondo piano.
La cerimonia solenne Eucaristica sarà presieduta dall'Arcivescovo Mons.
Orazio Soricelli e si svolgerà proprio nel giorno in cui ricorre il Secondo Ritrovamento delle Reliquie di Santa Trofimena.
La scelta della giornata è stata determinata dal fatto che in quella data si celebra il secondo ritrovamento delle reliquie della Santa Patrona, si tratta di una festa particolare anche perché c’è l’annuncio dell’Avvento del Natale per cui, dopo la S. Messa del mattino è prevista un’altra messa solenne e la statua è portata sul sagrato della chiesa al suono di zampogne, ciaramelle e della banda musicale. È una festa che nessuno vuole perdere.
Si tratta di un evento importante non solo per Beatrice Arpino, figura amata e conosciuta, ma anche per la comunità di Minori e per la Chiesa in generale, in quanto rappresenta un passo avanti nella promozione della parità di genere all'interno della Chiesa stessa. Papa Francesco già nel 2020, nelle sue intenzioni di preghiera per l’Angelus dell’11 ottobre, auspicava una presenza femminile più incisiva nella Chiesa. Nei propositi del pontefice già da allora c’era il desiderio di una maggior integrazione delle donne in qualsiasi contesto decisionale e nelle istituzioni di responsabilità nella Chiesa. Esigeva la loro uguaglianza rispetto agli uomini come battezzate, anche se laiche. Nel 2018 si riferiva all’esigenza di onorare le donne, come le stimava Gesù, il quale: «[Gesù] “dignifica” la donna e la mette allo stesso livello dell’uomo, perché prende quella prima parola del Creatore: tutti e due sono “immagine e somiglianza di Dio”, tutti e due; non prima l’uomo e poi, un pochino più in basso, la donna; no, tutti e due […] L’uomo solo senza la donna accanto – sia come mamma, come sorella, come sposa, come compagna di lavoro, come amica – non è immagine di Dio».Occorre non dimenticare che Maria Maddalena sarà definita “apostola tra gli apostoli” perché fu la prima cui Gesù si presentò vivo e poté così a dare l’annuncio della Resurrezione agli altri apostoli di Gesù, e “evangelista”, in quanto portatrice della Buona Novella.
Possiamo attenderci a breve l’accesso delle donne al ministero diaconale?
Per adesso questo risulta essere stato tra i punti meno condivisi (69 voti contrari), nel corso dell’ultimo Sinodo. Difatti: «Alcuni considerano che questo passo sarebbe inaccettabile in quanto in discontinuità con la Tradizione», per altri, invece, accordare alle donne l’accesso al diaconato ricostruirebbe una
pratica della Chiesa delle origini. Altri ancora riconoscono in questo passo una risposta conveniente ed essenziale ai segni dei tempi, fedele alla Tradizione e “capace di trovare eco nel cuore di molti che cercano una rinnovata vitalità ed energia nella Chiesa”. il Ministero del Lettorato alla prof.ssa Beatrice Arpino apre le porte alla speranza e noi donne le facciamo i migliori auguri perché continui a lungo la sua presenza attiva e vitale nella comunità cui appartiene.
Bianca Fasano.

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