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Il ‘Villaggio ZeroCento’ a Ferentino: una buona pratica innovativa della cooperazione

Il ‘Villaggio ZeroCento’ a Ferentino: una buona pratica innovativa della cooperazione

Un bene confiscato alla criminalità diventa uno spazio aperto alla comunità con tanti servizi sociali grazie alla professionalità della cooperativa sociale Nuove Risposte e alla capacità di ascolto del Comune

Domenica, 21/09/2025 -

Un centro Alzheimer, uno spazio per persone fragili e un altro destinato a percorsi di accompagnamento alla genitorialità con la possibilità di svolgere attività creative, sportive e laboratoriali per bambini e ragazzi. È il ‘Villaggio ZeroCento’, inaugurato l’11 settembre a Ferentino, nel frusinate, e nato da un’idea della cooperativa sociale ‘Nuove Risposte’, che è stata condivisa e sostenuta dal Comune. Aggiunge valore sociale a questo progetto il fatto che sia realizzato in un bene sottratto alla criminalità organizzata, tornando a vivere come luogo di cura, socialità e rinascita al servizio della comunità. Il progetto è nato a inizio del 2024 con la richiesta della cooperativa all’amministrazione comunale di avere in comodato d’uso gratuito l’immobile e l’area circostante,  che era stato al centro di attività illecite e in seguito messo nelle disponibilità del Comune di Ferentino dall’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la gestione dei beni sequestrati e confiscati.

Nel chiederlo all’amministrazione comunale in comodato d’uso, ci siamo impegnati come cooperativa a sostenere le spese per trasformarlo in uno spazio dedicato a una vasta gamma di servizi sociali e lo abbiamo voluto chiamare Villaggio ZeroCento’ perché è uno luogo aperto ai bisogni di tutta la cittadinanza che si candida a diventare un unicum nel territorio del frusinate e tra le eccellenze della regione”. Più che giustificato l’entusiasmo di Elisa Paris, fondatrice e decana di ‘Nuove Risposte’, la cooperativa sociale che è protagonista di questa buona pratica, frutto della ultra quarantennale esperienza in varie attività di assistenza alle persone fragili che ha incontrato la disponibilità del Comune di Ferentino. Abbiamo interpretato pienamente la funzione sussidiaria propria della cooperazione, mettendo in gioco e investendo in questa realtà la nostra professionalità, la capacità innovativa e le risorse - ha sottolineato Paris -. Del resto già in passato abbiamo fatto interventi di recupero di beni comuni per realizzare servizi destinati alla collettività. Centinaia di soci lavoratori hanno investito collettivamente, innovando e creando nuovi servizi e opportunità di lavoro di qualità nel territorio. Abbiamo pensato ‘Villaggio ZeroCento come spazio inclusivo e innovativo per promuovere benessere sociale capace di abbracciare diverse fasce d’età e condizioni di cui conosciamo i bisogni e le risposte che devono essere organizzate”.

Questo progetto, in cui una realtà stimata e solida come ‘Nuove Risposte’ ha investito, è l’esempio concreto del modo di fare cooperazione e per questo, osserva Mauro Iengo, presidente Legacoop Lazio, “ci aspettiamo che le istituzioni e la Pubblica Amministrazione riconoscano l’impegno delle cooperative che nel Lazio desiderano poter contribuire al riutilizzo dei beni confiscati alle mafie. Al di là di questo esempio di buona prassi, però, sappiamo che è ancora necessario lavorare molto affinché ciò possa avvenire senza ostacoli burocratici, complicazioni o lungaggini perché il numero di beni inutilizzati è ancora elevato e bisogna abbattere gli ostacoli che ne impediscono la messa a fruttoCome associazione, noi continueremo a lavorare per promuovere la conoscenza, da parte di tutte le cooperative associate afferenti a tutti i settori, delle opportunità legate al riutilizzo. Speriamo, infatti, che la buona prassi messa in atto con questo progetto di Nuove Risposte, in collaborazione con il Comune di Ferentino, possa essere d’esempio a molte altre realtà nel Lazio”.

IL VILLAGGIO ZEROCENTO, una cittadella che si fa in ‘tre’

La Casa degli Ulivi ospita il Centro Alzheimer, per offrire percorsi terapeutici innovativi, integrati con attività finalizzate al benessere psicofisico e alla socializzazione. Grazie a una collaborazione sperimentale tra il Centro Diurno Alzheimer “La Coccinella” e il Nido “Oltre Giardino”, entrambi gestiti a Roma dalla cooperativa, Nuove Risposte sperimenta da tempo una metodologia denominata “Il Ciclo della Vita”, che ha costruito una rete di relazioni tra la generazione degli anziani del Centro “La Coccinella” e quella dei bambini in età 24 – 36 mesi della sezione “grandi” del Nido attraverso la narrazione di fiabe. Durante queste attività si è osservato che anche gli anziani che presentavano un grado di compromissione cognitiva medio-grave, mostravano di aver mantenuto, sul piano emotivo, la capacità di instaurare significative relazioni interpersonali con i bambini. Nella Casa degli Ulivi questo metodo trova il suo centro nella “Stanza del ricordo” che consente agli ospiti di riappropriarsi del proprio passato attraverso la condivisione di oggetti, fotografie e racconti della propria vita, e di vivere il presente con maggiore consapevolezza e autonomia. Queste esperienze puntano a depotenziare i pregiudizi sulla patologia, e a contribuire a una comunità “amica dell’Alzheimer” attraverso percorsi di conoscenza della patologia e degli innumerevoli, possibili modi di accogliere chi ne soffre.

La Casa della Betulla offre uno spazio per persone fragili che necessitano un supporto costante, con un team di operatori qualificati presenti h24 e un programma di benessere personalizzato che prevede laboratori esperienziali e di movimento, per stimolare la mente favorendo la mobilità e la creatività in un ambiente divertente e sicuro. Qui si realizzeranno anche laboratori finalizzati allo sviluppo e alla valorizzazione di competenze verso l’autonomia e l’inclusione sociale, e alla promozione della vita indipendente. In un ambiente “protetto” e sicuro in cui allenarsi all’autonomia, gli ospiti sperimenteranno la possibilità di “fare le cose insieme”, con attività che promuovono la capacità di collaborare con gli altri per raggiungere un obiettivo comune, come la preparazione dei pasti, della tavola, ma anche la spesa.

La Casa nel Bosco accoglierà percorsi di accompagnamento alla genitorialità, oltre a attività creative, sportive e laboratori per bambini e ragazzi di tutte le età e per tutto l’anno.

Il progetto prevede, infine, un’espansione delle proprie attività nella grande area verde che abbraccia il Villaggio: il giardino sensoriale con il suo laghetto, creato per stimolare e allenare all’utilizzo dei 5 sensi attraverso le piante e le loro particolari caratteristiche. Questo spazio è stato pensato per essere di supporto ai percorsi cognitivi di persone anziane e con disabilità, ma anche di scolaresche. Nell’area verde si prevede anche un Percorso salute, basato sui principi della fisiokinesiterapia, a disposizione degli ospiti. Infine aree pic-nic con barbecue per ritrovarsi in compagnia, spazi per eventi, e tutte le altre esperienze che risponderanno alle esigenze della comunità.


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