Grande indignazione per l'invito al rapper Junior Cally e per le esternazioni del presentatore Amadeus al Festival di Sanremo. Ma anche qualche voce che difende i due artisti in nome di una presunta libertà artistica
Giovedi, 23/01/2020 - Quello che colpisce favorevolmente nella vicenda della settantesima edizione del Festival della canzone italiana di Sanremo sia in relazione alla partecipazione alla gara del rapper Junior Cally, sia per le note dichiarazioni del presentatore Amadeus, è che ci sia stata un’ondata di indignazione e di proteste provenienti non solo dal mondo del femminismo e dell’associazionismo femminile, ma anche da altri ambienti culturali. Indignazione e proteste perchè la Rai non può accettare e ammettere alla gara un cantante che con i suoi testi trasmette un modello culturale sessista e violento e che il presentatore di una delle manifestazioni più seguite in Italia, lanci messaggi in cui le donne sono, ancora una volta, rappresentate attraverso stereotipi.
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