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IL SOSTEGNO DI NOI RETE DONNE A 'LA PRIMA DONNA'

IL SOSTEGNO DI NOI RETE DONNE A 'LA PRIMA DONNA'

Proiezione/evento a Roma: 'La prima donna', la storia dimenticata di Emma Carelli. Uscita il 5, 6 7 ottobre del film di Tony Saccucci sulla prima donna manager italiana, estromessa dalla società fascista

Giovedi, 24/09/2020 - Articolo pubblicato in noidonne.org

Una storia, quella di Emma Carelli, la prima donna manager dello spettacolo in Italia, rimossa dalla memoria nazionale e caduta nell’oblio degli archivi. Con 'La prima Donna' (trailer), la pellicola firmata da Tony Saccucci, oggi riscopriamo questa figura femminile affascinante e di grande attualità, interpretata da Licia Maglietta che dà voce e corpo al fantasma senza pace di Emma Carelli e alla sua storia di ingiustizia e rivendicazione..
L'uscita del film-documentario è fissata per il 5, 6 e 7 ottobre 2020 e non a caso era prevista lo scorso 8 marzo - data poi rinviata a causa del lockdown - allo scopo di richiamare la violenza di genere subita da una donna straordinaria che precorse i tempi diventando vittima di una società che non poteva né voleva accettare ruoli di primo piano per le donne.
"'La prima donna' racconta la vicenda vera, incredibile e dimenticata dai libri di Storia di Emma Carelli: diva assoluta del Teatro d’opera di inizio ‘900, soprano acclamata nei Teatri lirici d’Italia, Europa e Sudamerica, stimata da personaggi come Caruso, Arturo Toscanini, Gabriele D’Annunzio. Carelli raggiunge una fama enorme, e diventa la prima donna manager dello spettacolo in Italia, dirigendo il Teatro Costanzi di Roma (l’odierno Teatro dell’Opera). Emancipata, indomita, indipendente, negli anni Venti inizia a subire le gelosie e insidie dei colleghi uomini. E del suo ‘dossier’ arriva a occuparsi addirittura il capo del Governo, Benito Mussolini, che esercita pressioni di potere sul Teatro Costanzi e fa seguire la Carelli dalla polizia segreta. Un regime che controlla tutti gli ambiti della vita sociale non può tollerare tutte le libertà conquistate dalla Diva. L’epilogo è drammatico. A Carelli viene tolta la direzione del suo teatro, e in una congiura del destino perde anche l’amore del suo compagno, Walter Mocchi, figura maschile doppia tanto in amore quanto nel gioco politico.
Sola, derubata delle sue passioni, Emma perde la vita in un incidente d’auto nel 1928: l’anno che registra il maggior numero di donne suicide nella storia d’Italia. Emma muore come l’eroina di un melodramma, come la sua Tosca che aveva portato alla ribalta mondiale".
Il film-documentario è una sapiente tessitura con le straordinarie immagini dell’Archivio Luce e di film dell’epoca del Muto, intrecciate con riprese odierne nel magnifico Teatro Costanzi, documenti inediti, foto, archivi sonori.
Prodotto da Istituto Luce-Cinecittà in collaborazione con Teatro dell’Opera di Roma, 'La prima donna' è stato l'evento di Preapertura della scorsa Festa del Cinema di Roma e ha ricevuto il Nastro d’argento del Sindacato Giornalisti Cinematografici come Miglior Docufiction del 2020.
La prima donna è supportato da alcune importanti associazioni che si dedicano alla sensibilizzazione sul ruolo delle donne nella società e nel lavoro:
Noi Rete Donne, Inclusione Donna, EWMD – European Women's Management Development Network - Roma, Fidapa - Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari - sezione Roma, Pwn - Professional Women's Network - Rome, Valore D, Associazione Emma Carelli.


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