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Il tempo dei costruttori (e delle costruttrici)

Il tempo dei costruttori (e delle costruttrici)

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha definito così le persone di cui c'è bisogno. "Ci vuole una nuova classe dirigente, semidirigente, funzionaria ed esecutiva (quindi, praticamente, tutti noi)...." (Ladynomics)

Sabato, 02/01/2021 - Ammettiamolo. Quando nel suo discorso di Capodanno il Presidente Mattarella ha prununciato la frase “E’ il tempo dei costruttori”, abbiamo avuto un attimo di apnea e un piccolo corto circuito si è formato nella nostra mente. L’avesse detta chiunque altro il nostro pensiero immediato sarebbe stato: ”Maledizione, un’altra colata di cemento sul paese, sai i regali alla malavita. In poco tempo crolleremo di debito pubblico e sotto le macerie di infrastrutture marce edificate da (S)pregiudicati maschi di terza età”.

Tale è infatti la nostra esasperazione verso questo termine, dalla reputazione oramai distrutta, in un paese che ha smesso di costruire oramai da parecchio tempo.

Per fortuna nostra questa frase l’ha detta l’amatissimo e rispettatissimo Presidente, e allora il nostro respiro è subito regolarmente ricominciato perché abbiamo capito che certamente si riferiva ad un concetto più esteso del termine. Sì, dobbiamo ricostruire l’Italia, a partire anche da noi stessi.

E noi stesse, eh. Proprio perché era sempre il Presidente a parlare, quello che ha appena dato onorificenze a 21 donne su 36 premiati, abbiamo anche immediatamente interpretato questo termine totalmente inclusivo rispetto anche a noi donne. Per questo da stamattina le chat e i social si sbizzarriscono nel declinare questo nuovo significato della parola, fino a indicare il 2021 come “l’anno delle costruttrici”, coniato dalla nostra amica Daniela Carlà di NoiReteDonne.

Siamo però tutti così disabituati/e a costruire che abbiamo perso le coordinate e i connotati di cosa significhi veramente. Finché si tratta di fare gettate di cemento, certo, è facile: la casa o si costruisce o non è.

Ben più difficile è definire “costruire” nel caso delle persone, delle procedure, della pubblica amministrazione, del sistema economico.

Cosa vuol dire ri-costruire la giustizia? La scuola? Il sistema sanitario? Un sistema economico sostenibile? E’ un po’ più complicato, in questo caso, e va ben oltre l’acquisto degli arredi o delle attrezzature, perché si tratta di edificare la struttura portante del capitale umano che dovrebbe sostenere il paese nei prossimi anni. Un capitale umano che, lo do per scontato, deve essere composto per metà da donne e per metà dagli uomini.

Ci vuole, insomma, una nuova classe dirigente, semidirigente, funzionaria ed esecutiva (quindi, praticamente, tutti noi):

1) che conosca bene il proprio mestiere,

2) che abbia le caratteristiche psicologiche proprie dei costruttori/trici,

3) alla quale venga dato effettivamente il potere della costruzione.

Vediamo queste tre condizioni indispensabili (che parrebbero banali, ma qui tocca ripartire dalle istruzioni for dummies, evidentemente, dato lo stato/Stato nel quale ci troviamo).

1. Cosa significa veramente conoscere il proprio mestiere

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2. Le caratteristiche psicologiche dei costruttori/trici

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3. Come dare ai costruttori/trici il potere della costruzione?


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Leggi qui tutto l'articolo pubblicato il 1° gennaio 2021 in Ladynomics

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