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La cucina di RE-BIBBIA ai tempi dell' EXPO

La cucina di RE-BIBBIA ai tempi dell' EXPO

Spigolando - ... Un po’ per magia - oltre che per intraprendenza e genialità - nasce la piccola Bibbia di ricette delle Cenerentole Regine senza Re di Rebibbia... Le ricette di Loredana e di Laura

Ortensi Paola Giovedi, 02/04/2015 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Aprile 2015

 Fra gli espedienti per migliorare la vita quotidiana in un carcere femminile quello della cucina e del cibo è sicuramente uno dei più comuni, considerando le tradizionali abilità femminili. L’impossibilità di usufruire di strumenti basilari trova nella creatività e nella fantasia i sostituti per arrivare a risultati di tutto rispetto su cui spigolare, e così… SALAGA DULA VA MENCICA BULA FA BIBBIDI BOBBIDI BU! ALLA MAGIA TUTTO QUEL CHE VUOI TU!... Un po’ per magia - oltre che per intraprendenza e genialità - nasce la piccola Bibbia di ricette delle Cenerentole Regine senza Re di Rebibbia. Chicchere e piattini di plastica, gomma, carta, cartone; su un fornello precario ma pur sempre reso efficiente con tegami e padelle intercambiabili nell’uso. Cucine improvvisate ricavati in angoli delle celle, dove l’architetto potrebbe trovare ispirazione per moderni spazi multifunzionali magari da presentare all’EXPO. Mentre si impasta, si gira e si assaggia, si immagina il piatto desiderato. E variato partendo da un modello conosciuto, adattato alla situazione, che offre di base un mini fornello, alimentato dall’elettricità.



C’è la certezza del gusto che verrà! Il profumo, l’aroma che fa compagnia, forme inedite obbligate da strumenti e ingredienti. Il piacere di un risultato che concorre con la fantasia, la gioia certa di chi godrà di tanta allegria che quel cibo darà. In un giorno qualunque per ricorrenze private o feste comandate, quella ricetta può far molta compagnia e riporta a momenti felici che, come nuvole, tornano e ricordano una vita che credi tornerà. Manicaretti che possono anche varcare le celle e che un familiare, in speciali occasioni, porterà a casa per tenersi con sé l’affetto, memoria e compagnia che il cibo dà. Quel che fa sempre legge e bussola del fare è l’arte, femminile, di non sprecare niente, adattandosi a quel che si è rimediato e puntando alla soddisfazione dell’occhio e del palato. Senza rinunciare (perché mai?) ai complimenti dei commensali con i quali condividere un rilassante e lieto alimento.



Con l’aiuto di Loredana (Figotti e Crofò) e di Laura (similciambellone) andiamo spigolando in una cucina sorprendente, di cui rivelare arti e segreti. Ecco due ricette che confermano come l’inventiva coinvolga emozioni e sentimenti.

I FIGOTTI

(Prendono il nome da Figo, il cane di Loredana).

Ingredienti. 1 kg di farina, una bustina di lievito per dolci, un bicchiere d’olio di girasole, un pizzico di sale, 1/2 litro d’acqua frizzante (quanto basta per l’impasto), 6/ 7 mele da fare a cubetti, mandorle tritate, uvetta, 100gr di margarina, scorza di un limone e di un arancia, 1/2 bustina di zucchero a velo.

Dopo avere impastato farina, lievito, olio, sale e acqua fare dei tondi che, una volta chiusi, abbiano più o meno la forma di piccoli maritozzi. Le mele fatte a pezzettini vanno saltate con margarina, zucchero vanigliato, un cucchiaio di miele e poi vanno depositate nei tondi di pasta che, una volta riempiti e chiusi, si friggono con l’olio di girasole.

I CROFO’

(Sono cioccolatini dal nome onomatopeico per raccontarli: croccanti e fondenti).

Ingredienti. Zucchero, miele, panna, cioccolato fondente, nocciole, burro.

Elementi per la preparazione: spumeggiare il cioccolato sul fuoco con la panna. Mescolare tutti gli ingredienti e poi spalmare l’impasto in un recipiente piatto coperto da carta da forno, tagliare i cioccolatini crofò delle dimensioni che preferite.

SIMILCIAMBELLONE

Ingredienti. 3 uova, 3 bicchierini di zucchero, 3 bicchieri di farina, ½ bicchiere olio di semi, il lievito (se c’è ).Contenitore: una padella per fare la pasta. Mescolare tutto, versarlo nella padella coprendo con carta (anche di giornale in mancanza di meglio). Sopra la carta mettere il coperchio. Dovrebbe venire un ciambellone senza buco.


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