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LA MIA TERRA IN FESTA. OLTRE IL COVID UN'AZIENDA AGRICOLA IN FESTA

LA MIA TERRA IN FESTA. OLTRE IL COVID UN'AZIENDA AGRICOLA IN FESTA

In un'azienda agricola della Pianura Pontina, "La Mia Terra", dove è fondamentale il ruolo femminile e intergenerazionale, una festa originale per il rilancio delle attività

Lunedi, 07/06/2021 - Tra agricoltura e cultura, all'insegna dell'amore per il territorio e nel rispetto delle radici si è svolta l'iniziativa 'La Mia Terra in Festa, iniziativa di incontro all'aria aperta lo scorso 2 giugno nell'azienda agricola 'La Mia Terra', che doventata quasi un "salotto" di stili di qualità tra cibo abbigliamento e non solo.
Un'azienda agricola, ricca di produzioni diversificate dalle serre dell’orto, oltre il campo aperto, al vivaio di piante e fiori, alle fragole, una interessante quantità di olivi, una importante produzione di prugne d’alta qualità (quest’anno rovinate dal gelo), l’agriturismo e,  ultimo nato,  l’agriristorante dove è possibile assaggiare non solo i prodotti della "Mia Terra" ma tante altre produzioni di aziende agricole amiche. Un ventaglio festoso di energie attive e positive di quel territorio e di quella terra della Pianura Pontina e con precisione del comune di Pontinia, dove l’agricoltura rimane una realtà importante e qualificata dell’economia. E ancora la nota decisiva, quella che fa parlare di un giorno di successo e di rilancio a tutto tondo, dopo la pandemia e le difficoltà che ha comportato anche in questa azienda. Una bella idea che segna la forza del rilancio di un'impresa che non s’arrende ma sfida la ripresa con energia e fantasia.
Una famiglia di agricoltori i cui giovani - Giulia, Emanuele e Giovanni - a cui vorrei aggiungere anche Simone e Matteo cugini di Giulia ed Emanuele anche loro “figli” di un'altra grande azienda agricola a pochi chilometri hanno deciso,   sottobraccio a genitori e nonni, di aprire al territorio tutto la terra di colture e cultura. Aprire e accogliere in uno scambio indispensabile, immaginato e pensato con altri protagonisti, che hanno poi animatao la festa per puntare a raggiungere un reciproco successo.
Una data, il 2 giugno, che più simbolica non era possibile. Festa dell’affermazione della Repubblica sulla Monarchia, della prima volta del voto alle donne, 75 anni fa, il 2 giugno del 1946. Come ha sottolineato il Presidente Mattarella nel suo discorso, un anniversario a cui legare la ripartenza dell’Italia, la sua economia, la sua attività le sue energie positive. Ed eccoli allora in quella azienda agricola divenuta terra di tanti, aprirsi simbolicamente i cancelli per ripartire e accogliere:  l’outlet della moda di Agostino, con i suoi banchi festosi e colorati di ogni genere d’abbigliamento, per bambini e grandi, per donne e uomini, con stoffe ancora da lavorare e biancheria dalla più moderna alla più antica, dalle borse alle scarpe. Accanto il banco dei prodotti dell’azienda stessa, dall’orto ai fiori, dal fresco al lavorato fatto di biscotti e altro, poi lo spazio delle mozzarelle di bufale di un caseificio limitrofo, le fragole di un'altra azienda, poi l'angolo del piccolo antiquariato che espone oggetti di antiche case rurali, fino alla brace che preparerà tante tipologie di carni ancora una volta per il pranzo di chi per un giorno dell’Azienda 'La Mia Terra'  diverrà cittadino residente. E ancora la presentazione di un eccezionale nuovo macchinario proposta per cucinare rapidamente e con alto livello di salubrità, il tutto accompagnato da una formidabile organizzazione che dalla colazione con offerta di dolci (in particolare bombe e ciambelle e bevande) alla merenda, al pranzo fino alla cena con offerta di molteplici qualità di panini, o piatti freddi dai salumi, alla pasta, ai formaggi alla ricca grigliata.
Tanto e di tutto ma con un comun denominatore: i prodotti di quella terra e di quelle terre e cucinati  dagli abitanti di un luogo ospitale e accogliente. Un'ospitalità che anche ai bambini ha offerto una possibilità di grande successo: una passeggiata a cavallo nel cuore dell’azienda.
Tante opportunità quindi, in un progetto ricco e ambizioso, che ha richiesto sforzo e fatica per una preparazione necessariamente iniziata parecchi giorni prima e che ha impegnato tante persone anche oltre la famiglia. Se solo si pensa alla messa in ordine, alle vivande preparate, alle decine di tavoli per accogliere nel rispetto del distanziamento sociale, nella messa insicurezza di parti delicate dell’azienda (dal pollaio ad alcune parti dell’orto), alla costruzione della zona distribuzione e preparazione dei cibi e altro fino alla cura per l'informazione per arrivare ai partecipanti.
Un progetto impegnativo che ha dato una soddisfazione desiderata, ma inaspettata, nella partecipazione e nel gradimento andato oltre ogni più rosea previsione. Tanta gente, che in quella terra divenuta il 2 giugno, anche la loro, in molti casi per un intera giornata è rimasta li girando, parlando, comprando, mangiando, accompagnando i bambini alla loro passeggiata a cavallo.
In tanti ma mai troppo vicini e rigorosi nelle mascherine, ma liberi come permette un grande spazio verde.
Un'azienda divenuta per un giorno paese e luogo d’incontro e di piacere, di esperienze e conoscenze, dove è stato possibile per tanti percepire che l’agricoltura e i suoi protagonisti propongono, aprendosi sempre più al mondo esterno, le loro colture e la loro cultura.
La multifunzionalità delle aziende agricole molto spesso è la razionalizzazione, la proposta a chi si accosta a quel mondo di una riorganizzazione di antiche modalità di accoglienza del mondo contadino, proposte con le forme e i contenuti adeguati e graditi in questi nostri tempi.
L'attività agricola rinnovata è una ricchezza enorme che non a caso permette di sottolineare che a "La Mia Terra'  hanno scelto di impegnarsi e di farne il loro lavoro i giovani della famiglia, portando non solo il loro entusiasmo ed energia ma quella spinta ad un evoluzione costante come ha detto Giulia di cui l’azienda  'La Mia Terra' è protagonista, grazie anche alla forza trainante delle donne della famiglia. Tutto questo, bisogna sottolineare poi, come sia stato reso possibile grazie a quei nonni, a quei genitori che quando hanno visto la disponibilità dei nipoti, dei figli ad impegnarsi nell’azienda agricola hanno accompagnato e sostenuto in tutti i modi i loro progetti, le loro idee innovative misurandosi con loro e lasciando senza mai allontanarsi che prendessero in mano il loro futuro che per loro oggi è un lavoro e per l’azienda la certezza di continuare ad esserci, divenuta impresa agricola senza perdere nulla del buono dell’azienda contadina.
Visto il successo, sicuramente nei mesi futuri, quando i lavori stagionali permetteranno una seconda avventura, si può essere certi che “La Mia Terra” tornerà in festa.
Paola Ortensi, 7 giugno 2021

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