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Le unioni 'imperfette'

Le unioni 'imperfette'

A tutto schermo - Un film di Pepa San Martin sulle famiglie Arcobaleno, tra amore e politica: 'Rara-Una strana famiglia'

Colla Elisabetta Domenica, 13/11/2016 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Novembre 2016

Grazie alla sensibilità della Nomad Film Distribution, è uscito nelle sale italiane il film 'Rara-Una strana famiglia', esordio al lungometraggio della regista cilena Pepa San Martin, su un tema quanto mai attuale, date le recenti decisioni legislative sulle unioni civili: quello delle famiglie omogenitoriali, in particolare attraverso lo sguardo dei figli. Basato su una storia vera, il film racconta di Sara, ormai adolescente, che vive serenamente con sua madre, sua sorella e la moglie della madre, finché l’impatto con i coetanei, le problematiche della crescita e la battaglia legale intentata dal padre per la custodia delle figlie non concorrono a complicare la sua esistenza. “Con questo film - racconta Lydia Genchi, fondatrice della Nomad - abbiamo avuto un vero colpo di fulmine al Festival di San Sebastian, dove ha vinto due premi, sia per l’attualità dei temi, sia per il modo in cui li tratta: Rara non è infatti un film ‘politico’ ma un atto d’amore e di tenerezza, in particolare verso i figli, che vivono le situazioni con serenità finché lo sguardo degli altri non crea loro dei ‘dubbi’”.

La pellicola ci interroga sull’ideale stereotipato di famiglia perfetta e sull’importanza di relazioni sane e affettive, al di là del ‘genere’. Presentato alla Casa Internazionale delle Donne alla presenza, fra gli altri, della senatrice Monica Cirinnà, di Marilena Grassadonia (Presidente Famiglie Arcobaleno) e di Eva Grimaldi (attrice), il film, presentato in anteprima italiana al Giffoni Film Festival, ha ottenuto al Festival di Berlino 2016 il premio come Miglior Film (sezione Generation Kplus International Jury) e due premi al Queer Film Festival di Lisbona. “È la prima volta che distribuisco un film a tematica LGBT - continua la Genchi - e sono contenta che l’Italia abbia fatto un passo avanti con la nuova legge; credo che il cinema debba essere precursore su certi temi, contribuendo a fare e diffondere cultura. Fra le problematiche da affrontare ancora oggi in Italia, e che mi sembrano preoccupanti, c’è quello del femminicidio, della violenza e del predominio che molti uomini oggi, forse sentendosi svuotati dal potere, tendono ad esercitare sulla donna. Nonostante le conquiste necessitano ancora leggi e modelli educativi forti”.

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