Login Registrati
 Martia Basile, la sposa-bambina che attende ancora giustizia

Martia Basile, la sposa-bambina che attende ancora giustizia

La storia vera di Martia Basile, accaduta alla fine del Cinquecento, raccolta e riportata alla luce da Maurizio Ponticello

Lunedi, 16/08/2021 - “Ogni volta che pensava al capitano di giustizia provava ad affibbiargli una definizione ma non le veniva in alcun modo di qualificarlo a soddisfazione […]. In fin dei conti, si ripeteva, era bastato poco più di una settimana d’incontri e passeggiate per… affezionarsi? Ecco, questa era un’altra parola che non era in grado di associare, e perciò si domandava senza trovare, anche qui, una risposta: So cos’è l’amore? La sposa bambina non aveva avuto il tempo di incontrarlo, l’amore, era stata violata e mortificata a dodici anni e, dall’età dell’innocenza precocemente perduta, non aveva avuto alcuna esperienza del misterioso universo dei sentimenti tra un uomo e una donna. Tolla e Bea, i suoi due gioielli, erano tutt’altro: nessuno mai aveva cercato di comprare l’amore filiale con l’amor… l’amore coniugale? Martia Basile provava ribrezzo solamente a pensarci. Sebbene sapesse - e chi più di lei? - che era un peccato grave punito sonoramente con la lingua mozzata, soltanto a rimuginare sul proprio matrimonio le usciva di bocca una imprudente bestemmia mal masticata” (1601, luglio-settembre). La giovane protagonista del romanzo di Maurizio Ponticello, "La Vera Storia di Martia Basile" ed Mondadori, si interroga su sentimenti mai provati, mentre attende nel porto di Napoli, il ritorno del capitano Gajola da una missione segreta.
La drammatica vicenda di Martia è una storia vera, ambientata a cavallo tra fine Rinascimento ed inizio dell’età barocca, che Maurizio Ponticello, con ricerche storico-documentali e un linguaggio appropriato all’epoca, ha ricostruito realisticamente negli scenari e persino negli stati d’animo. Nel 1594, non ancora dodicenne, la ragazza viene venduta dal padre Belisario in difficoltà economiche, a un rozzo e facoltoso mercante, che traffica con la corte del viceregno napoletano: Don Domizio Guarnieri, detto Muzio. Vedovo cinquantenne, desideroso di un erede maschio, pur non avendo origini nobili, era entrato col denaro nelle grazie della corte ecclesiastica, ottenendo la deroga speciale pro bono pacis, una liberatoria a sigillo di eventuali future controversie matrimoniali. Il carattere volgare, insensibile, nonché dedito al malaffare, alle donne e alle taverne, di Don Muzio, avrebbe reso assai infelice la vita dell’ingenua giovinetta. Martia sopporterà giovanissima due parti, subendo improperi e maltrattamenti del marito, che la incolperà di avergli dato due femmine! Ma il peggio verrà quando la giovane sarà chiamata da Don Muzio a raggiungerla ad Ariano Irpino, dove si è rifugiato da marzo del 1600, dopo aver rischiato la pelle a seguito del cambiamento dei luogotenenti del viceregno napoletano. Ad Ariano, il commerciante incontrerà Matthia del Solto, il potente governatore locale spagnolo, suo creditore, a cui in cambio del debito, ha promesso la propria moglie, nel frattempo fattasi una bellissima donna. La giovane verrà imprigionata, seviziata e fatta abusare anche dagli amici del governatore, finché non le riuscirà una fuga rocambolesca. Altre peripezie attendono la sfortunata Martia, che cerca fino alla fine, con senso di ribellione e intelligenza, di sottrarsi al crudele destino che la attende, inesorabile. Una storia drammaticamente attuale della condizione femminile, anche oggi che le spose bambine continuano ad essere vendute nei Paesi più poveri, che i corpi delle donne continuano ad essere oggetto di commercio e di sopraffazioni persino in ambito familiare, e il femminicidio è in preoccupante crescita… L’atroce storia di Martia è stata tramandata da Giovanni della Carretòla, un cantastorie napoletano che probabilmente nel 1603 assistette alla sua esecuzione, seguita all’accusa di viricidio.
L’avvincente romanzo di Maurizio Ponticello, che lo ha presentato ad Ariano, facendovi “tornare” Martia oltre 400 anni dopo, vuol essere sia un monito, sia un inno alla memoria, quella di una ragazza morta troppo giovane, preda di interessi e di una mentalità misogina, distorta e corrotta, che l’hanno resa oggetto di scambio e vittima sacrificale: perciò ancor oggi chiede giustizia. Il romanzo è stato candidato al Premio Strega 2021. Floriana Mastandrea

Maurizio Ponticello
La Vera Storia di Martia Basile
Mondadori, € 19

Lascia un Commento

©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®