La Casa Internazionale delle Donne di Roma e Archivia organizzano incontro giovedì 4 Dicembre dalle 10 alle 19
La Casa Internazionale delle Donne di Roma e Archivia organizzano incontro giovedì 4 Dicembre dalle 10 alle 19
Nel 1995, la Quarta Conferenza Mondiale sulle Donne tenutasi a Pechino ha rappresentato uno spartiacque nella storia dei diritti di genere. A trent’anni di distanza, il suo impatto continua a risuonare nelle battaglie contemporanee per l’uguaglianza nelle differenze, la giustizia sociale e la libertà.
L’evento “Trent’anni dopo Pechino: le parole che ci hanno cambiato” vuole essere un momento di riflessione collettiva, ma anche di rilancio. Un’occasione per tornare sulla Dichiarazione e Programma d’Azione, sottoscritti da 189 governi, che ha ridefinito il modo in cui il mondo guarda alle questioni di genere, mettendo al centro parole nuove, radicali, trasformative.
Cruciale per il successo è stato il forum delle Organizzazioni non governative che il governo cinese volle collocare Huairou—a oltre due ore di autobus da Pechino—e che è iniziato pochi giorni prima della conferenza ufficiale. Per dieci giorni, le 30.000 partecipanti hanno scelto tra 4.000 workshop e panel a cui partecipare. Hanno animato le sessioni plenarie quotidiane che hanno messo in risalto i temi di attiviste e leader femministe. Le relatrici delle sessioni plenarie hanno mobilitato il pubblico attorno a temi globali, come la partecipazione politica, la libertà religiosa, la giustizia economica e la violenza contro le donne fornendo la prima critica “di massa” alla globalizzazione e ai suoi effetti distruttivi reclamando alternative. Il Forum delle ONG di Huairou ha partecipato attivamente all’incontro ufficiale più di qualsiasi altra conferenza delle Nazioni Unite. Il successo della Quarta Conferenza Mondiale sulle Donne è dipeso, quindi, dalla forte interazione e dagli impegni reciproci tra attiviste e governi da cui è scaturita la Piattaforma d’Azione di Pechino (BPfA).
La sinergia e l’euforia create dalla conferenza di Pechino, la sua portata, profondità e diversità rimangono ineguagliabili e costituiscono tuttora la cornice globale più completa per le questioni di genere. Pechino ha plasmato il panorama della giustizia di genere, alimentato progressi legislativi e riforme politiche e mobilitato l’attivismo femminista. Tuttavia, il divario tra leggi scaturite da Pechino e la loro attuazione rimane significativo, mentre il mondo è alle prese con conflitti armati, violenza, catastrofi climatiche e disuguaglianze sempre più profonde – che minacciano di vanificare decenni di conquiste femministe.
Per l’evento si prevedono due sessioni, questa del 4 dicembre 2025, l’altra intorno alla metà di gennaio 2026, e 8 panel tematici in un dialogo intergenerazionale fra chi ha partecipato a Pechino o militato per la sua attuazione e chi oggi porta avanti quelle battaglie, arricchiti da testimonianze dirette di attiviste presenti alla Conferenza. che riflettono parole e concetti.

Programma
Ore 10:00
Apertura e saluti istituzionali
Maura Cossutta, Presidente Casa internazionale delle donne
Loretta Bondì, Presidente di Archivia
Daniela Colombo, ex Presidente AIdos
Brevi introduzioni sulla rilevanza storica e politica della Conferenza di Pechino, con focus sull’attualità delle sue parole chiave.
Dalle 10:30
1. Empowerment
Che potere hanno le donne come agenti del cambiamento? Quali progressi si sono ottenuti nel campo dell’ accesso al lavoro, giurisprudenza e protezione sociale e autodeterminazione? Cosa resta da fare per colmare i vuoti anche di attuazione? Come e perché è avvenuta nel contempo una distorsione dell’empowerment a favore di una strumentalizzazione capitalistica, una sorta di pinkwashing, a favore di singole carriere femminili , a prescindere dai contenuti e dalle relazioni?
Linda Laura Sabbatini, statistica, pioniera delle statistiche di genere
Jennifer Guerra, giornalista e scrittrice
2. Violenza contro le donne
Quali sono le forme di violenza patriarcale anche digitale che minacciano le donne? Quali strumenti sono stati messi /debbono essere in campo per contrastarla. Qual è lo stato della consapevolezza pubblica e quali le,nuove frontiere della protezione?
Teresa Manente, avvocata, resp. ufficio legale di Differenza Donna
Simona Ammerata, socia fondatrice della Casa delle donne Lucha y Siesta
Dalle 15:00
3. Ambiente
In che modo lo sguardo ecofemminista stabilisce connessioni tra giustizia ambientale e giustizia di genere?
Fulvia Bandoli, ex parlamentare, femminista ecologista
Marica Di Pierri, giornalista, portavoce Associazione A Sud
4. Colonialismo e razzismo, multidimensionalità delle lotte
Bridget Kwazimaa Ohabuche, Saggista, Collettivo Afrofemminista Nwanyi
Narrazioni: le testimonianze
Momenti di racconto, emozione e memoria collettiva con le protagoniste della Conferenza di Pechino. Testimonianze di Luisa Morgantini (Assopace Palestina) e Annalisa Milani (Wilpf Italia APS)
Nel gennaio 2026 l’evento prosegue con altri 4 panel: Conflitti, guerre e processi di pace; Mainstreaming: Evoluzione istituzionale e giuridica dopo Pechino; Gender; Critica della globalizzazione e strategie del neo-liberismo.
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