Incipit del romanzo e note biografiche dell'autore del romanzo, terzo classificato dell'edizione 2025 del Premio Letterario Nazionale Clara Sereni
Martedi, 09/12/2025 -
'Il cattivo gemello' di Luigi Lazzaro
Il Cattivo Gemello affronta, attraverso la struttura di un romanzo psicologico a doppia voce, il tema della dualità identitaria tra fratelli gemelli affetti da forme differenti di neurodivergenza:
– Damiano, Asperger ad alto funzionamento, brillante, freddo e pericolosamente lucido;
– Cosma, autistico, immerso in un universo fatto di numeri, simmetrie e silenzi.
È il racconto di una battaglia interiore e fraterna, dove amore e rancore si confondono fino a cancellare il confine tra vittima e colpevole.
Cosma: «Dio ha creato due corpi uguali, ha però dato loro una sola anima e quella se l’è presa il mio gemello.»
Damiano: «Non è il mio aiuto che mio fratello vuole: quella mano protesa cerca di trascinarmi nel suo vortice fino a rinchiudermi con lui nel maledetto ovulo che ci ha generato.»
…e quelli che furono visti ballare
vennero giudicati pazzi da
che non potevano sentire
la musica.
Friedrich Nietzsche
Capitolo I
Mi rattristo mi rattristo mi rattristo mi rattristo mi rattristo…
Si chiama Vigoroso Damiano il gemello mio, è nato a Roma il giorno 18 febbraio del 1998.
Invece io mi chiamo Vigoroso Cosma e sono nato pure io ma non sono nato completamente.
Sono un semplice sussurro della vita.
Che Dio si perdoni.
Sono chiuso qui.
“Esci che devi guarire”, urlano.
Ma da che cosa devo guarire non lo so.
E non lo sanno nemmeno loro.
Se guarire è vivere all’inferno allora no, non voglio guarire, preferisco restare intrappolato nella mia mente fratturata.
Mi basta questo purgatorio di nebbia, ombre e silenzio.
Che Dio si perdoni.
Capitolo II
«Ce l’hai presente tu, quelli che, tutti presi da sé stessi, assoluti e perentori, con l’aria bovina di chi ha appena preso l’ostia ti dicono: avere un figlio autistico è stata una benedizione del cielo, mi ha fatto capire il vero significato della parola amore. Ogni giorno mi porta nuova gioia e felicità, mi sento un privilegiato e per questo ringrazio il Signore di avermelo mandato.Il mio cuore trabocca di gratitudine per ogni momento vissuto con lui… eccetera eccetera».
Era un uomo tra i settanta e gli ottant’anni, atticciato, con un viso ampio dal naso carnoso e capelli grigi che dilagavano sulla fronte.
Scrollò il capo «Che stronzate» aggiunse, poi sollevò il bicchiere esaminandolo con attenzione contro la luce fioca della lampada dell’osteria: il braccio esteso si muoveva al ritmo del battito cardiaco mentre il vino lasciava tracce violacee sul vetro. L’uomo bevve d’un colpo e schioccò le labbra «Che porcheria… pieno di tannino, ti fa i denti neri e ti perfora lo stomaco» appoggiò il bicchiere sul vecchio tavolo di legno aggiungendo un cerchio nerastro alle centinaia che già lo ricoprivano.
«Anestetico per l’anima» borbottò il frate seduto dall’altra parte del tavolino mentre svuotava nel suo bicchiere la misura da mezzo litro «e Dio sa se ce n’hai bisogno» chiosò calandosi il vino in un colpo. Il frate indossava il saio dei francescani con evidenti rattoppi ai gomiti, il cingolo era costituito da uno spago legato in vita da cui pendeva una corona dei sette gaudi, portava sandali aperti su pesanti calze di lana. Aveva un viso sottile e puntuto ricoperto da una barba brizzolata, occhi piccoli e vivaci e un’ampia tonsura delimitata da una fascia di capelli bianchi che partiva dalla fronte, scendeva al disopra delle orecchie fino ad arrivare dietro la nuca.
Curzio si sporse in avanti e continuò «A me ‘sta storia che dovrei essere felice d’avere un nipote autistico mi fa incazzare come una biscia… ma ti rendi conto? Secondo ‘sti mentecatti chi non ha figli autistici o down è un porello condannato a vivere una vita senz’amore» batté varie volte la punta del dito indice sul ripiano del vecchio tavolino «c’hai presente i film e libri che parlano di autistici e down che alla fine si rivelano meglio delle persone normali? Beh, tutte stronzate» picchiò il pugno sul tavolo facendo sobbalzare bicchieri, bottiglia e astanti. Fece un cenno di scusa all’oste e riprese «stronzate! Tu lo sai, Girolamo, io c’ho un nipote autistico…» s’interruppe, scosse la testa e continuò «no, così mia moglie s’incazza: non devo dire autistico ma neurodiverso. Ecco Giro’, allora: c’abbiamo Cosma che è un neurodiverso e poi Damiano che, pure se dicono che è normale… no, no, devo dire neurotipico che altrimenti Cesaria s’incazza ancora, eh…guai a dire normale» Curzio s’interruppe, confuso «mannaggia a me Giro’… mi so’ impicciato, che stavo dicendo?».
Il frate fece un gesto vago con la mano «Stavi parlando dei gemelli».
«Ah sì, allora: Cosma c’ha l’autismo…» il frate l’interruppe con un gesto di impazienza «Curzio, lo so, lo so da ventisei anni: Cosma è autistico e Damiano è normale, che vuoi dire?».
«Ecco, volevo dire che per me neanche Damiano è normale».
«Ma come? Se tutti dicono che è un genio!».
«Sarà pure un genio ma per me è strano, io sono sicuro che Damiano è un Asperger ma quello è diabolico e sono certo che è riuscito a cojona’ tutti gli psichiatri e psicologi che l’anno analizzato».
«Eh sì, mo’ tu…».
«È invece sì, Girolamo, sì! Quello a volte mi fa venire i brividi….».
Note Biografiche
Luigi Lazzaro, Abruzzese DOC, laurea in Economia conseguita a Torino e master in Strategic Marketing presso la Cranfield School of Management. Dirigente di una multinazionale. Tanti anni in giro per il mondo, poi una sera decide di cambiar vita. Torna al mare della sua Pescara e scrive racconti e romanzi, raccolti nel libro Ventidue Vite, che nel giro di un paio d’anni vengono premiati in vari premi letterari, tra i quali:
Premio Il Molinello 2014, Premio Città di Torino 2014, Premio Città di Livorno 2015, Premio Riviera Adriatica 2015, Premio Città di Abano, Premio Terre d’Aspromonte 2015, Premio La Pira 2015, Premio Michelangelo 2016 , Premio Cerchiara, Premio Delitto d’Autore, Il Molinello 2016, Premio del Leone, Premio Voci Città di Roma, Premio Giglio Blu Firenze, Premio Inventa un Film, Premio città di Ascoli (premio della critica), XXXVI Premio Letterario Città di Cava de’ Tirreni, Premio Giano Vetusto, Premio La Città sul Ponte, Premio letterario Toscana, XIII Premio Gabriele D’Annunzio, Premio letterario “A Vento e Sole”; Premio letterario SET ART, XIV Premio Gabriele D’Annunzio; Golden Books Award, Premio Montefiore, Premio Le Pergamene di Melquiades…
Pubblicazioni:
Anno 2016: Ventidue Vite
Anno 2017: La Vinaia: Vincitore Premio del Leone; Miglior opera thriller al premio Un libro Amico per l’Inverno. Anno 2019: Adelchi: Vincitore della XXXVI edizione “Città di Cava de’ Tirreni”, vincitore del Premio Giano Vetusto, vincitore del premio Poeti e narratori per caso, vincitore del premio Pozzuolo, vincitore del Premio La Città sul Ponte, Premio della Critica al Premio Letterario Toscana…
Anno 2020: Quel che resta del vento Premio Firenze. Premio Charles Dickens. Premio La Penna Perfetta: Premio Michelangelo
Anno 2021: Michi Martello Premio Dario Galli, Premio Victoria
Anno 2021: La Talpa, il Turco e i Martiri: riconoscimenti e finalista in vari Premi letterari
Anno 2024: Storia di Aligi e Mila: in concorso al Premio Flaiano
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