Da Woolf a Morante, da Negri a Lessing: un corso di scrittura (Upter, Roma) per uscire dalla propria realtà e unirsi ad altre donne. Alla scoperta di sé stesse
Martedi, 21/05/2019 - “Trovarsi in un buco, in fondo al buco, in una solitudine quasi totale e scoprire che soltanto la scrittura ci salverà”. Scriveva così Marguerite Duras, in ‘Scrivere’, indagando sé stessa e spiegando cosa l’avesse spinta a mettere su carta storie e pensieri. Cosa l’avesse spinta, in sostanza, a raccontare - lei come tante altre scrittrici - personaggi che sfiorano l’anima dei lettori e riflettono così incredibilmente la vita reale di tante donne, quasi sempre vite insoddisfatte e subite. Ecco che forse lo scrivere, per le donne, può aver rappresentato una via di fuga, una rivalsa, una ribellione, una fantasia in cui trasferire torti e dolori, un luogo dove nessuno sarebbe potuto entrare e dove poter essere finalmente se stesse. Virginia Woolf la chiamava “una stanza tutta per sé”.
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