"Ho avuto la fortuna frequentarla a lungo negli ultimi dieci anni, un’amicizia che mi ha dato e insegnato molto..." scrive F.Silvestri e aggiungono i loro pensieri Le amiche Merendanze e Puma Valentina Scricciolo
Lunedi, 06/08/2018 - La scomparsa di Clara Sereni, a Zurigo il 25 luglio 2018, ha lasciato un vuoto umano e culturale. La ricordiamo grazie alle riflessioni di chi l'ha conosciuta e stimata.
Lei ha scritto molto sulle donne e per le donne. Il gioco dei regni è stato il nostro primo folgorante incontro letterario. La storia della sua famiglia, quella dei fratelli Sereni, letta attraverso gli occhi delle donne che l’hanno popolata, le sorelle, la madre Xenia (fondatrice di “Noi donne”), la nonna, la zia, quelle donne che ricompariranno in altre opere e che molte di noi hanno imparato ad amare. Una linea femminile che riporta dritta dritta ai consigli culinari e alle storie di Casalinghitudine o agli universi politici di Passami il sale. Ma Clara è stata soprattutto un’ultimista, come titolò un libro del 1998, una donna che si batteva per i valori più alti della cosiddetta società civile e concretamente progettava un mondo ancora possibile per gli “ultimi”, un’idea che anche oggi fa paura e attrae, che si era infiltrata nelle esistenze di alcune donne (Le Merendanze) che, a vario titolo, cercavano qualcosa di diverso nel loro quotidiano. La letteratura che si fa realtà o viceversa. Difficile a dirsi, solo che la quella stagione di fermento, quelle feste e quegli incontri con le Merendanze e i personaggi noti del mondo culturale e dello spettacolo per raccogliere fondi io l’ho vissuta davvero.
«Fragili e colorate sono le farfalle, cui un battito d’ali è sufficiente a segnalare un disagio. Fragili e delicate sono le persone con sofferenza psichica, sensori sensibilissimi di snodi che altri possono, colpevolmente o incolpevolmente, ignorare» questo il suo regalo per la collana che riporta ancora in bandella le sue parole e lo scopo benefico di questo percorso editoriale che oggi annovera 12 volumi e altrettante grandi donne del passato e del presente a cui abbiamo dedicato un libro: da Eva Mameli Calvino (la madre di Italo) a Maria Teresa Regard (Calamandrei), da Paola Biocca a Maria Grazia Cutuli, da Anna Maria Ortese a Marguerite Duras a Luisa Spagnoli per citarne solo alcune.
Dedicato a Clara
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