Le pagine ingiallite di un'edizione del 1958: la rilettura di un romanzo potente e la scrittura di una donna, Margaret Mitchell, "dentro gli stereotipi del suo tempo e nello stesso tempo al di fuori di essi"
Domenica, 14/10/2018 - Dopo molti anni e vari passaggi sono tornati a me i 4 volumi di “Via col vento” nella edizione Mondadori del 1958, letti all’età di 17 anni. Le pagine ingiallite, le foto di copertina con le immagini dell’indimenticabile film, mi hanno suscitato un imperioso desiderio di rileggere tutto, oggi, alla luce di una lunga esperienza di vita segnata profondamente dal femminismo. Non mi sarei mai aspettata di trovarmi di fronte ad un romanzo potente, con una struttura narrativa coinvolgente e una scrittura densa, chiara, che mi ha tenuta legata fino alla fine. Pubblicato nel '36 occupa uno spazio temporale che va dal 1861 al 1865, durante i tragici anni della guerra di secessione americana. Vicende storiche e personali si intrecciano fino a fondersi e confondersi in una narrazione compatta, credibile in ogni personaggio tratteggiato magistralmente perfino con le sue ambivalenze e oscillazioni.
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