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Solo una relatrice al Seminario su “Dignitas curae”

Solo una relatrice al Seminario su “Dignitas curae”

Al Rettore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore "La presenza di una unica relatrice limita il dibattito, impedisce di avere punti di vista diversi, comporta una pericolosa rimozione di genere ..."

Sabato, 19/06/2021 - Al Magnifico Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore
Prof. Franco Anelli

Al Chiarissimo Prof. Massimo Massetti
Università Cattolica del Sacro Cuore

Alla Chiarissima Prof.ssa Teresa Pasquino
Università degli Studi di Trento

Al Chiarissimo Prof. Natalino Irti
Università La Sapienza


Roma, 16 giugno 2021


Magnifico Rettore,
Chiarissimi Professori, Chiarissima Professoressa,

Noi Rete Donne da oltre un decennio pone al centro della propria azione il perseguimento della democrazia paritaria. Riteniamo che l'obiettivo della partecipazione femminile agli organi decisionali, di natura pubblica e privata, sia strettamente collegato ad una serie di altri fattori che ostacolano la visibilità delle donne operanti nella cultura, nella scienza, nel diritto, nella politica, nell’economia. Le donne sono presenti in grande misura in tutti i più diversi campi, ma in alcuni di questi, in particolare, la loro presenza è offuscata, la loro autorevolezza è negata, la loro competenza non è riconosciuta e ciò impedisce loro di raggiungere i vertici.

Tra i fattori che ostacolano la crescita professionale delle donne, esercita un ruolo fondamentale l’esclusione da molti eventi di rilevo, come quello da voi organizzato, poiché la loro assenza ne delegittima il ruolo. Abbiamo recentemente preso visione della locandina relativa al Seminario su “Dignitas curae”, da voi organizzato e abbiamo amaramente constatato che, ad eccezione della Prof.ssa Pasquino, tutti i relatori appartengono al genere maschile.

La presenza di una unica relatrice non solo limita il dibattito, impedendo la possibilità di avere punti di vista diversi, ma comporta una pericolosa rimozione di genere offrendo una visione distorta e incompleta dell’impostazione culturale del nostro Paese e della ricerca. Siamo certe che non sia stata una scelta dovuta all’errato presupposto che non esistano esponenti femminili, nel mondo accademico italiano, con competenze tali da affrontare i temi trattati, così come siamo sicure che una nutrita presenza di esperte offra nuovi sguardi e arricchisca il dibattito. Campagne come No Women No Panel - Senza donne non se ne parla, per una presenza equilibrata dei generi in tutte le discussioni pubbliche, ideata dalla Commissaria europea per l'innovazione, la ricerca, la cultura, l'istruzione e la gioventù Mariya Gabriel e in collaborazione con la Rappresentanza della Commissione europea in Italia, hanno rinnovato l’attenzione verso l’argomento.
Gli Atenei, soprattutto in questo momento storico, dovrebbero assumere un ruolo di guida verso il raggiungimento della parità di genere. Un panel quasi totalmente maschile va nella direzione opposta, affermando un clima di non inclusione.
Noi Rete Donne suggerisce, pertanto, gli organizzatori e gli Atenei che hanno promosso e patrocinato il seminario sottovalutando la variabile di genere, di invitare, nell’immediato futuro, oltre la Prof.ssa Pasquino, altre relatrici a discuterne. Noi Rete Donne auspica, altresì, che in futuro non si ripresenti l’occasione di organizzare seminari, conferenze o convegni così disequilibrati e, nel caso accadesse, sarebbe opportuno che i relatori prendano in considerazione la possibilità di declinare l’invito o di ritirare la propria partecipazione.
Distinti saluti.

Noi Rete Donne
Daniela Carlà, Barbara Martini, Stefania Cavagnoli, Tiziana Tafani, Laura Onofri, Sabrina Cicin

NRD_Atenei_vari_Dignitas_Curae_.pdf

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