Teramo / Al Sindaco Gianguido D’Alberto: un Consiglio comunale contro la violenza sulle donne
Una proposta al Sindaco Gianguido D’Alberto: Ebbasta con sessismo misoginia e violenza sulle donne diciamolo in un consiglio comunale ad hoc
Domenica, 14/12/2025 - Una proposta al Sindaco Gianguido D’Alberto: Ebbasta con sessismo misoginia e violenza sulle donne diciamolo in un consiglio comunale ad hoc.
Nel terzo millennio, la drammatica frequenza dei femminicidi ha portato all’emersione sociale della piaga millenaria della violenza maschile contro le donne declinata in tutte le sue forme. Essa è il prodotto della cultura patriarcale, basata sul possesso del corpo femminile giustificato nei secoli e ancora oggi dai retaggi della diade dell' amore romantico, che abita dentro le nostre case e ha il volto di fratelli, padri, amici, mariti, fidanzati. Di questo sono consapevoli gli uomini impegnati a decostruire il potere e i privilegi del maschile dominante. Su questo, essi, prendono parola in Italia e in altre parti del mondo insieme con le donne per avviare una rivoluzione culturale fondata sul rispetto reciproco e sul rispetto delle differenze. Per questo motivo urge la presa di parola quotidiana e continua degli uomini esponenti della politica, della cultura, dell' arte, delle reti maschili, a livello locale e nazionale.
L’arte è un potente mezzo democratico di riflessione critica, di denuncia e crescita sociale, come insegna la narrazione maschile di artisti visivi, registi, attori, poeti, scrittori, cantautori, impegnati con la loro opera a contrastare la cultura patriarcale, denunciando l' oggettificazione del corpo della donna, la sua mercificazione, sessualizzazione e inferiorizzazione. Ma questa cultura di prospettiva femminista, sfugge, come ai più, al cantautore rap Sfera Ebbasta e al Comune di Teramo che lo ha invitato ad esibirsi lunedì 29 dicembre 2025, alle ore 21.00, in piazza Martiri della Libertà con un concerto a pagamento. “'Ste pu..ane da backstage sono luride. Che simpaticone vogliono un ca..o che non ride. Sono scorcia-troie (...)”. E ancora: "Beviamo Maka, fanculo al Moët. Fanculo anche a te, fatto nel privé. Ma a fianco hai sei tipe che sommate ne fanno tre. I fra che ne fanno tre e le passano a me (...)". Sessismo discriminazione, misoginia, inno alla violenza, alla sottomissione della donna. E volgarità. Questo il messaggio alla vasta platea crescente di giovani generazioni di ragazzi e ragazze che seguono la musica del noto cantautore rapper. In questo contesto "la libertà di manifestazione del pensiero con parola, scritto e ogni altro mezzo (...)" sancita dall’art. 21 della nostra Costituzione confligge con l’ articolo 3 della Costituzione medesima, alla base dei diritti umani delle donne fondamentali nel garantire pari opportunità, dignità e libertà, prevenzione della violenza di genere e protezione dalla stessa. Su questo si chiede coerenza al Sindaco di Teramo Gianguido D'Alberto, applaudito per le parole e l'impegno assunto su violenza domestica e orfani di femminicidio nell' incontro realizzato dal Centro di cultura delle donne Hannah Arendt in collaborazione con la Fondazione Nilde Iotti il 5 dicembre scorso, accogliendo la proposta di sostituire il concerto rap, respinto dall’intera città e dalle CPO attive sul territorio provinciale, con un consiglio comunale al quale partecipi lo stesso Gionata Boschetti, al secolo Sfera Ebbasta, aperto alle cittadine e ai cittadini e all’ascolto sia della parola delle donne delle istituzioni, sia della parola delle associazioni di donne impegnate con continuità sul territorio da anni a costruire una rivoluzione culturale inderogabile per eliminare la violenza maschile sulle donne. Un consiglio comunale focalizzato sull' assunzione di responsabilità maschile nelle istituzioni e nella società, capace, nello stesso tempo, di avviare una riflessione sul ruolo cruciale del linguaggio nella vita quotidiana e nei testi musicali per educare al rispetto, elemento basilare nella decostruzione dei gerarchici ruoli sessisti trasmessi da una cultura che impartisce da millenni rigidi schemi comportamentali, imposti come “naturali”. A questo proposito un contributo importante viene dalla canzone Situazione di Ivan Graziani, nostro concittadino e grande cantautore italiano anticonvenzionale, le cui parole compongono un testo antesignano nell'evidenziare le dinamiche storicamente trasmesse dai modelli sessisti dei ruoli uomo-donna. Un testo scritto nel 1972 nel pieno delle lotte femministe, e purtroppo ancora attuale.
Proposto da Guendalina Di Sabatino, presidente centro di cultura delle donne Hannah Arendt e firmato dalle socie Maria Teresa Barnabei, Francesca Di Carlo, Myriam Cioschi, Anna Di Silvestre.
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