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Una nuova governance per le pari opportunità

Una nuova governance per le pari opportunità

Rilanciare l’Italia attraverso le donne significa smuovere e dare valore alla parte creativa del Paese. Non bastano le riforme, occorre ripensare ad una nuova governance del sistema delle pari opportunità che unisca forze, energie e competenze

Martedi, 05/07/2016 - La partecipazione femminile al mercato del lavoro è la leva più potente per far crescere il reddito. Le donne in Italia sono sottoutilizzate in termini sia qualitativi sia quantitativi.

Le donne imprenditrici rappresentano oggi una risorsa straordinaria per l’Italia, hanno contribuito e continuano a contribuire in misura notevole a quella componente del made in Italy di qualità per la quale il nostro Paese è noto in tutto il mondo.

Rilanciare l’Italia attraverso le donne significa smuovere e dare valore alla parte creativa del Paese. Non bastano le riforme, occorre ripensare ad una nuova governance del sistema delle pari opportunità che unisca forze, energie e competenze per cambiare le regole.

Nel 2015 a Milano in Expo abbiamo iniziato il racconto e la presentazione delle imprese femminili italiane durante il confronto internazionale “Feeding the Future, Creating Momentum”nell'ambito delle attività svolte in Italia da Bic Italia net, la rete italiana degli incubatori.Lo abbiamo poi raccontato anche in Basilicata per dare valore alle donne lucane. La roadmap che abbiamo prospettato di realizzare parte infatti da Expo2015 per arrivare a Matera2019 ed accompagnare la nascita e il consolidarsi di nuove imprese femminili.

Durante gli incontri regionali degli Stati generali delle donne abbiamo presentato le prime 50 imprese femminili con il logo #madeinwomanmadeinitaly per promuovere il lavoro e le imprese femminili.

La rete in costruzione introduce buone pratiche di attività imprenditoriali femminili in termini di creazione di filiere, di “reti”, di promozione del “bello e del “buono”, tipicamente italiani, di ricerca, di innovazione, di creatività. Si tratta di un vero e proprio “cambiamento culturale” all’interno di una nuova economia al femminile, paritaria,etica, basata sui valori e sulla sostenibilità.

Un’economia strutturata sui bisogni e sui saperi delle donne che darà la possibilità di avere un “impatto a livello di decision-making: a partire dal modo in cui gli investimenti vengono effettuati, dalla gestione delle risorse nazionali e delle politiche pubbliche, fino ad arrivare ai partenariati con le istituzioni internazionali”.

Per creare valore intorno alle imprese femminili e al Made in Italy è fondamentale una visione di insieme che colloca sui mercati internazionali non una singola impresa ma l’intera Impresa-Italia e le sue filiere.

Le attuali imprese femminili hanno resistito alla crisi e sono aumentate di numero. Anche se di dimensioni più contenute sono caratterizzate da una maggiore creatività e da una forte determinazione e in futuro possono svilupparsi e realizzare risultati importanti. Bisogna però riconoscerne la specificità.

Nello stile di gestione le donne prestano maggiore attenzione alle questioni sociali e ambientali e quindi la crescita dell’imprenditoria femminile potrebbe dare un importante contributo per realizzare uno sviluppo economico inclusivo e sostenibile. Un contributo potrebbe arrivare anche dalle donne straniere, che attualmente rappresentano oltre l’8% delle nostre imprenditrici e per le quali l’iniziativa imprenditoriale potrebbe rappresentare una via per l’integrazione.

Ecco il nostro manifesto del #madeinwomanmadeinitaly.

I dieci pilastri:

1.Il #madeinwomanmadeinitaly è uno degli elementi fondanti dell’identità culturale e imprenditoriale del Sistema Italia.

2.Difendere e promuovere la trasmissione dei saperi da madre in figlia ,da generazione a generazione, è il primo step per valorizzare il nostro patrimonio culturale ,le nostre radici,le nostre identità.

3.Creare valore attorno al #madeinwomanmadeinitaly significa dare una visione globale ai territori e alle sue specificità.

4.Prendersi cura del #madeinwomanmadeinitaly vuol dire dare valore ai valori immateriali della società quali la bellezza,la cultura,il sociale,il paesaggio,la responsabilità.

5.Creare filiere con imprese di settori e categorie complementari è una strada da percorrere per aumentare la competitività del #madeinwomanmadeinitaly.

6.Fare rete vuol dire dare vita ad un rinnovato spirito imprenditoriale di tipo collaborativo.

7. Il #madeinwomanmadeinitaly rappresenta il saper fare e la creatività delle donne.

8.Per raggiungere gli obiettivi le imprese del #madeinwomanmadeinitaly devono poter disporre di adeguata formazione, supporto, erogazione di servizi reali per meglio internazionalizzarsi.

9.Il sistema bancario e gli strumenti messi a disposizione dalla”finanza buona” devono essere diffusi in tutti i territori anche nelle periferie perchè non vi siano luoghi privilegiati per le opportunità.

10.Il sistema fiscale e la burocrazia devono diventare punti di forza di politiche attive verso il lavoro imprenditoriale delle donne.

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