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Alina, mecenate letteraria a Turi - di Annamaria Barbato Ricci

Alina, mecenate letteraria a Turi - di Annamaria Barbato Ricci

Dalla Casa delle Idee del suo paese, Alina Laruccia promuove l'amore per la lettura tra i giovani

Domenica, 05/12/2021 -

No, non è una semplice operatrice culturale e neanche una promotrice libraria. Se si dovesse cercare una definizione per Alina Laruccia, quella giusta sarebbe: mecenate letteraria.

I libri sono il suo asse terrestre e, ancor di più, la missione che si è prefissa sin da giovanissima, ossia diventare un’apostola della lettura e della cultura, specialmente nelle scuole.

Nata a Turi in provincia di Bari, paese agricolo a circa 30 chilometri dal capoluogo regionale, noto per le sue eccellenze fra ortaggi e frutta che non hanno eguali, a cominciare dalle ciliegie Ferrovia, dall’evocativa forma a cuore, Alina ha avuto sin dagli anni del Liceo ben chiaro il proprio obiettivo, ovvero un lavoro che le desse l’opportunità di vivere a stretto contatto con i suoi adorati libri.

I suoi genitori l’hanno sempre incoraggiata a indirizzarsi verso là dove la portava il cuore. Una famiglia unita e amorevole ha assecondato il suo progetto di vita: ‘contagiare’ il proprio territorio, che non si limita alla sola Turi, ma si allarga ai Comuni del circondario, con buona letteratura, grazie all’incontro in presenza con scrittori di grande qualità.

Quartier generale di Alina è l’”Associazione Didiario”, che da undici anni ha creato per interagire con una trentina di scuole del comprensorio, fidelizzate ed entusiaste – ma, stranamente, all’appello mancano proprio le turesi, forse per un perverso meccanismo di miopia culturale – che hanno risposto alla sua proposta di diffondere la lettura di libri adatti a bambini e adolescenti, spingendo gli studenti a leggere e poi, in una rassegna programmata nel mese di aprile, discuterne vis à vis con gli Autori.

“Sono molto selettiva nella scelta dei testi – racconta Alina – perché ciascuno deve stimolare il giovane lettore a pensare e a crescere, un risultato che va assecondato non solo grazie agli stimoli provenienti dagli incontri con gli Autori, ma in virtù del supporto di docenti illuminati e di dirigenti scolastici che sanno guardare lontano, avendo a cuore il futuro dei propri alunni.

Grazie a quest’alleanza virtuosa, in un decennio e più i nostri lettori in erba, trasformatisi in lettori “forti”, hanno complessivamente letto 21mila libri, per un totale di decine e decine di autori, animando incontri vivaci e ricchi di ispirazione.”

Il quartier generale dell’Associazione Didiario è a Turi, in piazza Gonnelli, nella Casa delle Idee, una struttura che il Comune ha messo a disposizione, secondo una formula di amministrazione condivisa, di sodalizi no profit impegnati nei settori delle arti e della cultura.

Qui, con sale per l’insegnamento della musica, un’aula da studio e un chiostro assai suggestivo, l’ex convento (ed ex scuola elementare) ospita anche una sala convegni accogliente, ben attrezzata ed efficiente, pure sotto il profilo dell’acustica.

Qualche giorno al mese Alina riesce a ospitare esponenti della letteratura, ai primi posti delle hit di vendita, come Dacia Maraini, Sandra Petrignani, Maria Rita Parsi, Mario Avagliano, Francesco Carofiglio, Isabella Bossi Fedrigotti, Michela Marzano e tanti altri e altre – e, diciamocelo, Turi è piuttosto fuori mano rispetto agli itinerari degli incontri letterari –, avendo Alina acquisito una reputazione di credibilità e competenza.

“C’è anche un altro progetto che mi sta a cuore e che porto avanti da quattro anni. – racconta -. Nutro una vera venerazione per il Presidente Mattarella, con cui ho avuto alcuni scambi epistolari, guadagnandomi il suo apprezzamento per il mio impegno, spesso solitario, nella diffusione della lettura e dell’approfondimento culturale. Fu a lui che pensai quando mi proposi di divulgare i contenuti della nostra Costituzione, attraverso le testimonianze di grandi nomi dell’università, della politica, della cultura, del giornalismo.

Ad ogni seminario approfondiamo un articolo o un aspetto del documento fondante della nostra democrazia.

Tanti, davvero, i nostri ospiti, a cominciare da un aficionado come Gherardo Colombo, che tornerà nel prossimo marzo, passando per Massimo Bray,Giampiero Gramaglia, Paola Balducci, il generale Vincenzo Camporini, il professor Alessandro Bianchi, la vicepresidente del Copasir Federica Dieni, l’esperta di politiche giovanili Serena Angioli, Rosanna Oliva de Conciliis, Gigi Casciello, Luigi Mazzella, Stefania Limiti e tanti altri. Un sogno accarezzo, e spero di vederlo realizzato: ospitare qui, nella sala della Casa delle Idee il Presidente Mattarella, che è un fine e illustre costituzionalista”.

Alina non ha perso la forza di sognare: quella libreria che aveva costruito insieme alla sua Mamma a Turi, con tanti sforzi e sacrifici, ha chiuso i battenti nel 2015, perché economicamente insostenibile. Si è reinventata in un impegno sociale che non dà retribuzione, quasi a voler sfuggire al dolore di un simile trauma, forse radice di una patologia oncologica da cui sta pian piano risollevandosi. Accanto a sé ha una straordinaria sorella, Mimma, e nipoti premurosi e suoi alleati in trincea, Carlo e Maria.

“Non nascondo – conclude – che vivo col reddito di cittadinanza, che impiego anche nell’acquisto di libri per i bambini che, altrimenti, non potrebbero soddisfare il bisogno che sentono di apprendere e allargare il proprio orizzonte. Mi permette di lasciare indenne la mia dignità e di impegnarmi affinché la società che mi circonda comprenda i valori del sapere e della democrazia”.


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