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Tra cielo e mare

Tra cielo e mare

Giovedì 20 aprile 2017 alla Sala Comunale d’Arte di Trieste inaugurazione della mostra personale di Fabio Colussi

Martedi, 18/04/2017 - Comunicato Stampa



Giovedì 20 aprile 2017 alla Sala Comunale d’Arte di Trieste inaugurazione della mostra personale di Fabio Colussi



Mercoledì 20 aprile 2017 alle ore 19 alla Sala Comunale d’Arte di Trieste (piazza Unità d’Italia 4) avrà luogo l’inaugurazione della personale del pittore Fabio Colussi, dal titolo Tra cielo e mare, che sarà presentata sul piano critico dall’arch. Marianna Accerboni. In mostra una trentina di oli su tela e su tavola inediti, realizzati dal 2015 a oggi e dedicati alle vedute marine di Trieste e di Venezia (orario tutti i giorni 10 · 13 e 17 · 20/ info +39 335 6750946).



Ho conosciuto Fabio Colussi molti anni fa - scrive Accerboni - e ho avuto modo di seguire poi nel tempo, con piacere, l’evoluzione coerente e appassionata del suo lavoro pittorico, che lo ha condotto, dalla narrazione attenta e delicata della veduta marina verso traguardi sempre più elevati, raggiunti attraverso un’interpretazione del paesaggio d’acqua sottilmente poetica e intrisa di molteplici valenze luministiche.

Affascinato dal mare, ritratto sempre in momenti di quiete e perciò rasserenanti, l’artista ci offre con la sua pittura un idillio lieve e al contempo profondo con la natura, che si estrinseca nei notturni sull’acqua veneziani, in cui un sogno lieve solca la veduta, o nei tramonti infuocati che rendono l’orizzonte marino unico a Trieste, com’ebbe occasione di farmi notare alcuni anni fa, nel corso di un’intervista, il celebre architetto Richard Rogers.

Anche se il diapason emotivo più alto, quello che forse colpisce maggiormente l’emotività del fruitore, Colussi lo raggiunge in certe sue intense descrizioni, come accade per esempio nel Tramonto sulla rocca di Duino. Un dipinto che ci rende più agevole capire come mai quel luogo e quelle atmosfere furono così amate da un grande poeta come Rilke.

Risuona in quei tocchi di pennello, in quelle meditate velature - conclude il critico - tutta la luce neoromantica che un attento sensore, qual è Colussi, della nostra cultura visiva e delle molteplici matrici culturali dell’estremo nord est italiano, intuisce ed esprime, assieme agli echi della grande tradizione pittorica e luministica veneziana.



Fabio Colussi nasce a Trieste nel 1957, dove vive e opera. È in un certo senso autodidatta, poiché si è formato studiando i grandi pittori triestini quali Barison, Zangrando, Flumiani e Grimani. Dipinge i primi acquerelli a 4 anni, i temi sono paesaggi, boschi e figure realizzati anche a pastelli a cera; più tardi approccia la tempera e l’acrilico, per poi passare nei primi anni novanta all’olio su tela e su tavola, tecnica ora prediletta, che non ha più abbandonato. Per realizzare i suoi dipinti, trae spunto dagli schizzi annotati su un taccuino che porta sempre con sé e che talvolta sono implementati, per quanto riguarda le architetture, da appunti fotografici.

Colussi è presente con le sue opere in collezioni private in Italia e all'estero (Stati Uniti, Germania, Spagna e Australia). Ha esposto a livello nazionale ed europeo. In novembre ha in programma una personale a Bruxelles.



DOVE: Sala Comunale d’Arte · piazza Unità d’Italia, 4 · 34121 Trieste

QUANDO: 21 aprile · 14 maggio 2017

ORARIO: tutti i giorni ore 10 · 13 e 17 · 20

A CURA DI: Marianna Accerboni

CATALOGO: no

INFO: +39 335 6750946



Con cortese preghiera di pubblicazione / diffusione

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